Personaggi di Tina: cambiare non è morire

Doppia vita – di Tina Conti

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Quella casa sarà   fondamentale per entrambi.

I ricordi  spesso erano  evanescenti e idealizzati si mescolavano fra  sogno e realtà , per uno scrittore  di fantascienza  ora  era una vera goduria  pensare di ritornare alla vita nella casa dei nonni .

Si erano indebitati per comprare un camper  grande e confortevole, qualche giro di prova nelle settimane precedenti e dopo   l’acquisto della attrezzatura adatta   per giornate fredde e piovose erano pronti. Il progetto di  restaurare  la vecchia casa aveva impegnato mesi e incontri con amici per decidere  le modalità più  giuste e poco onerose.

Contavano sullo spazio pulito e confortevole del pulmino per avere tempi rilassati per il lavoro. Dalla città avevano portato  poche cose , non sapevano se  quella scelta sarebbe stata  una scelta   definitiva oppure un nuovo modo di vita per le vacanze o i momenti di riposo.

Il guardiacaccia della tenuta MAREMMI, gentilmente aveva mandato una squadra di boscaioli a ripulire la strada e parte del campo e giardino.

Si erano telefonati spesso per fare un resoconto  dei lavori che inizialmente avevano trovato delle difficoltà. Mentre procedevano con le seghe sotto un muro alla fine del bosco, avevano trovato una zona molto umida  dalla quale uscivano vapori caldi.

Con attenzione, liberando cautamente lo spazio circostante, era emersa una grande polla di acqua calda e sulforosa, qualche operaio ricordava racconti di vecchi che parlavano delle acque curative.

Ma da molto tempo nessuno ne aveva parlato più e nemmeno i nonni avevano mai fatto cenno a quella cosa. Mentre procedevano con la ripulitura i boscaioli avevano chiesto se tagliare  i sambuchi troppo vicini alle finestre, se potare il nocciolo sul pozzo e  quanto ridimensionare la pergola di uva fragola che  si era insinuata nel capanno degli attrezzi ostruendo  completamente  il passaggio.

Le telefonate erano quasi  giornaliere, ma c’erano decisioni importanti da prendere sul posto. Amedeo  che si intendeva un po’ di tutto aveva fatto partire  la caldaia a legna  che aveva  emesso però strani brontolii  consigliando di far intervenire un idraulico prima possibile.

Erano partiti presto, la strada era agevole, da lontano sembrava tutto apposto, parcheggiato il camper sotto la pergola, e presa la borsa frigo  grande  per una sopravvivenza  di emergenza entrarono. Tutto  era intatto come lo ricordavano, non si sentivano strani odori, il centrino giallo all’uncinetto ora  si trovava al centro del tavolo ovale  con sopra un vaso con il vischio di vetro. , la frutta  di cera un po’ impolverata era  sulla credenza, i gatti  di terracotta colorata a guardia della porta . Anche i rumori del vento e dello sportello del contatore  elettrico  che sbatteva   erano quelli di sempre.

Salirono al piano superiore, non dissero una parola. Come poteva essere rimasto tutto immutato?

L’aria era  pervarsa dall’odore di canfora e lavanda che usciva dai cassetti e dagli armadi.

All’attaccapanni dietro la porta, il cappello di paglia del nonno era vicino allo sciallino  a righe della nonna, che serviva a coprire le spalle prima di uscire  nelle giornate fredde..

Nel bagno il vecchio scaldabagno a legna grande e ingombrante, luccicava colpito dalla luce  che filtrava dal finestrino, aveva le sgocciolature di ruggine  che facevano tanto arrabbiare la nonna.

Camminando avanti e indietro nel corridoio, sentirono gli stessi scricchiolii  delle tavole di legno di quando correvano per arrivare primi al letto della nonna.

Lei , per la festa della befana, attaccava le calze vicino al suo letto perché diceva  la vecchia essere  sua amica e prima di lasciare i dolci voleva parlare con lei, quando si trovarono davanti al camino pensarono di provare ad accenderlo

Avrebbero potuto stare nella casa invece che nel camper  , tutto sembrava accoglierli.

Nello sgabuzzino ,c’erano i due  trabiccoli per  gli scaldaletto, arieggiarono i materassi e poggiarono  le lenzuola portate da casa vicino al camino scoppiettante.

Incantati e stupiti dalla nuova vita, trascorsero  quattro mesi  beati e sereni.

Si lasciarono  cullare dal tepore del sole  impolverati e con le mani macchiate dalla vernice. Rimasero incantati allo sbocciare delle prime primule e cullati dai cinguettii degli uccelli

Prepararono marmellate  con le bacche di rosa canina, susine selvatiche, sambuco.

Costruirono un piccolo pollaio in legno ,raccogliendo preziose uova fresche.

Si recavano nel paese vicino   nel giorno di mercato per le provviste e per  comprare nuove piante per l’orto.

Il postino un giorno, recapitò un avviso di giacenza.

Dovevano recarsi all’ufficio  per ritirare un  grande baule. Non si capivano le indicazioni di provenienza, e neppure  il nome del mittente, le carte erano rovinate e sbiadite.

Aspettarono qualche  giorno perché erano in attesa di  un geologo per valutare la natura dell’acqua della polla calda in fondo al campo.  Sarebbero andati di venerdì  per acquistare anche i mangimi per i  pulcini appena nati.

Ritirato il baule di legno verde con borchie di ottone  ,corsero a casa curiosi di vedere cosa contenesse, dimenticandosi anche del becchime dei pulcini  che pigolavano dalla fame.

Da quel giorno tutto cambiò, il baule era  per lei, che entrò  in un vortice senza dare  spiegazioni, devo andare, partire, mandava messaggi, lettere, riceveva continuamente  altri pacchi.

Si era trasferita nella stanza vicino al fienile, non voleva che nessuno la disturbasse, lavorava giorno e notte a un progetto  solo suo.

Non erano più una coppia, tutto stava cambiando, una mattina lei  uscì di casa con un abbigliamento davvero originale; calze a righe, abito arancio e viola  cappello verde, guanti gialli e borsetta arancio, si allontanò senza dire dove andava, non tornò più.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

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