Le atmosfere di Sandra: il silenzio della “pandemia”

L’ATMOSFERA DELLA PANDEMIA – di Sandra Conticini

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Non pensavo di poter rimpiangere quei giorni. Erano stati molto pesanti e brutti o meglio: particolari. Negli anni 70 un altro periodo analogo c’era stato: l’austerity.

A causa dell’aumento del petrolio per un periodo  la domenica le macchine non circolavano, successivamente le auto giravano a targhe altrne, però almeno a piedi si poteva andare.

Invece con il Covid, questo virus arrivato dalla Cina, da un giorno all’altro ci siamo ritrovati chiusi in casa, ma soprattutto all’inizio sono morte decine e decine di persone, perchè non  sapevano  come curarlo ed eravamo tutti impauriti di questo mostro arrivato da lontano.

Nonostante si fosse chiusi in casa non ci si fidava neppure dei familiari. Le prime persone che vidi con le mascherine, pensai che fossero esagerate,  dopo qualche giorno diventarono obbligatorie per tutti. Si poteva uscire solo  una volta la settimana per la spesa, ma dovevanmo stare a dovuta distanza. Per strada si cambiava marciapiede, ci si scansava e, se qualcuno tossiva o starnutiva, si fulminava con gli occhi.

In quel periodo è mancato tutto: la libertà e la condivisione.

Il silenzio era assordate, non si sentiva il rumore di una macchina, un motorino, tutti erano in casa ad inventarsi le giornate, diventate troppo lunghe.

Ogni tanto sotto casa si vedeva una volpina che si metteva al sole vicino ad una siepe. Con tutto quel silenzio e quella pace si era avventurata nella città forse in cerca di cibo. Stavo ad osservarla dal terrazzo, ma che dispiacere ho provato quando ho saputo che era morta.  Forse in quell’atmosfera stava bene solo lei.

Nonostante ormai la pandemia sia stata superata da diverso tempo, l’atmosfera dell’avanti Covid non è tornata. Le persone mi sembra siano  peggiorate. Sono diventate scorbutiche, egoiste ed  intolleranti anche alle piccole cose.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

4 pensieri riguardo “Le atmosfere di Sandra: il silenzio della “pandemia””

  1. ” ogni tanto sotto casa si vedeva una volpina”

    credevo fosse fantasia ed invece scopro che era realtà… forse l’unico essere umano era lei…si fidava del sole…degli altri

    Delicato mai prepotente o presuntuoso il tuo racconto….

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