Uomini belli – di Sandra Conticini

La mattina si alzava presto ed usciva sempre vestito sportivo, ma ben curato.
Per le donne del vicinato era bellissimo e la mattina facevano a gara per spiarlo e cercare di capire cosa faceva, dove andava… insomma era diventato ”il bello del paese”.
Era arrivato all’improvviso a Casina, un borghetto, dove erano rimasti solo i vecchi. Tutti ormai abbandonavano la montagna, con il suo fresco estivo e i bei colori dell’autunno. Non si capacitavano come un signore così bello , per la sua età, avesse deciso di andare a vivere proprio lì! si perché a guardarlo qualche magagna ce l’aveva! Sicuramente gli occhiali da sole nascondevano quel tic che aveva, il naso era un po’ troppo pronunciato e, a volte, quando camminava, sembrava che zoppicasse un po’.
Comunque con quell’abbronzatura, poteva permettersi di tutto.
Così la sera, quando le vecchiette erano a veglia davanti al camino, ripensavano alla bellezza dei loro uomini che potevano fare a gara con “il bello”. Quando nei giorni di festa si rivestivano facevano la loro figura, alti, muscolosi, abbronzati, ma non erano curati come lui. La colpa era che lavoravano troppo e duravano troppa fatica.
Il lavoro e la fatica prevalgono sull’eleganza degli abiti ma non nel ricordo pieno di bellezza
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la vita toglie e dona….
c’è la cura del corpo, quella dell’ anima, della mente…
“ripensavano alla bellezza dei loro uomini……”
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mi piace quest’uomo bellissimo che però ha qualche magagna…i troppo belli non mi piacciono…bella trovata…
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(Con quella abbronzatura può permettersi tutto)grazie
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