Eleganza – di Tina Conti

Si muoveva con decisione e discrezione, ascoltava e sorrideva.
Aveva un cuore accogliente, se ne accorgevano subito tutti, lei cercava di non farlo notare, ma era impossibile non accorgersene.
Elegante, nei modi e nelle sue azioni, umile nel condividere e raccontare la vita e gli obiettivi, nell’affrontare il dolore, la gioia, le difficoltà.
Non saprei come fare senza il suo amichevole sostegno che arriva sempre anche da lontano, piccoli segni che come farfalle leggere ti ricordano di lei nei momenti della giornata, segui i suoi passi, mostri i tuoi, legati dal filo della vita che avanza.
Sempre elegante nei suoi contatti, leggera anche nelle difficoltà.
Non saprei come fare senza ROSY, la sento vicina, che ascolta, capisce, coccola con i suoi ritrovi e inviti. eleganza innata nel suo sguardo e nei movimenti, nel suo agire.
Riesce ad accogliere senza annullarsi, ricordo il pranzo fra amiche con la sua mamma anziana e con
Alzahimer vicino a noi che giocava serena con delle statuine e sorrideva prima di andare a letto
elegante nel suo aspetto che si è modificato nel tempo, “voglio solo comodità oggi e molto colore
Borsetta bagaglio per i viaggi, contiene tutto in un pugno, un gioiello fatto ad uncinetto rigorosamenta rosso per Natatale, scialletti intrecciati con le mani per le amiche che così si riconoscono da lontano quando si incontrano.
Sportiva con gare vinte in giro per il mondo, quando l’ho conosciuta, con il suo completo pantalone color avorio e i suoi capelli biondi “spaccava “come dicono adesso i miei nipoti per dire che affascinava con la sua presenza elegante.