Ricordare – di Stefania Bonanni

E’ la porta dell’ultramondo, il ricordo. Il modo per renderlo eterno. L’ ingresso in uno spazio solo tuo dove non esiste né ieri, né oggi, né domani. Solo il pensiero della vita che e’ stata e di quello che ti ha lasciato. Perché ogni cosa vissuta, ogni persona che se ne è andata, ti ha appiccicato addosso qualcosa di sé, ti ha cambiato il cuore, ed il ricordo è il mezzo per rendere eterno quello che non tornerà, ma nn n se ne andrà mai piu’.
Io ho avuto una vita bellissima, e ne sono infinitamente grata alla sorte, ai personaggi che l’hanno abitata, ai luoghi sullo sfondo, a chi mi e’ stato vicino, a chi mi è stato lontano. Ho avuto un’ infanzia di certezze, serenità, libertà ed amici, che basterebbe per essere la base solida e resistente di grattacieli altissimi, con i piani alti dondolanti nello spazio, ma consapevoli che la base è antisismica e anti sgretolamento . Gli amici di allora sono quelli di ancora, ed alcuni hanno viaggiato senza perdere né pezzi, né bagaglio. Un tesoro immenso, abbracci teneri e parole superflue. Liquidi che si scambiano volentieri, un po’ di commozione, un grande affetto che non si nasconde, mani che si sono tenute per mano a battesimi, funerali, matrimoni, in corridoi di ospedali, nel cortile della scuola, davanti a fredde bare.
sì, sono convinta anch’io che sia un tesoro immenso e quando me ne rendo conto sono stupita di gioia. Anche se dura poco…..😉
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