La casa senza mare – di Sandra Conticini

A differenza di Carmela, che ha scritto il brano, io ho sempre avuto una casa e non mi sono mai sentita precaria, mi dispiace per lei perchè queste sicurezze i bambini le dovrebbero avere per poter affrontare la vita in modo migliore e con più positività.
La casa della mia famiglia è stata quella dove ho vissuto fino a 14-15 anni, ma per la mamma era quella “del cuore” perchè l’aveva costruita il suo babbo e il suo fratello, che io purtroppo non ho mai conosciuto..
E’ bello pensare di vivere in una casa con un bel paesaggio marino che, oltre ai colori possiede un profumo inebriante che, solo chi conosce bene la sua terra può saper descrivere così bene e far nascere un po’ di sana invidia.
Ho avuto solo case di città e anche con poco panorama, posso solo ricordare quando hanno costruito un altro palazzo, un ponte, aperto un viale oppure buttato giù alberi per fare un centro commerciale, ma di profumi e colori pochi, già mi sembra strano sentire in primavera gli uccellini cantare.
Sono contenta della mia casa perchè è comoda, spaziosa e luminosa. L’abbiamo arredata come ci piaceva e ci sto bene perchè ci sono stata con la mia famiglia, anche se per poco tempo, ho molti ricordi e per fortuna quelli positivi sono maggiori di quelli negativi.