Da troppo tempo – di Stefania Bonanni

Da troppo tempo non ti sento. Non ti sento con le orecchie, ti sento con l’anima.
Ogni giorno di sole, ogni giorno di pioggia, ogni notte da sveglia, ogni minuto di pace, ogni silenzio
Ricordo bene la voce. Sempre bassa, morbida, in punta di piedi.
Non conosco i suoi strilli, né le urla . Eppure ci saranno stati, in quei momenti bui
Per me eri pace, luce, calore .
E quella voce casa, famiglia, amore e radici . Scivolava su quel filo del telefono ogni sera, alla stessa ora. Prima di cena, prima che il giorno potesse finire senza sentirci
Una voce di naso, profumata di caffè , in fondo in fondo ruvida di sigarette. Una voce da donna morbida, che arrivava in profondità, ci si sentiva la gioia di ascoltarci, ed anche la fatica di giorni difficili. E dopo aver deposto la cornetta, restava gratitudine ed affetto.
E consuetudine che segnava i giorni, che tutti diventavano degni e fecondi
Non dimenticherò la voce, la conservo stretta.
Comunque, il tempo non mi toglierà la mano che sento sulla testa .

