La monaca – di Carmela De Pilla
disegno di Carmela De Pilla

Io non mi sento o non voglio sentirmi?
Quando mi nascondo dietro la porta per origliare e ascolto quello che dicono di me rimango stordita perfino nauseata!
-La sua voce stridula e graffiante mi opprime, mi entra dentro e mi mangia -diceva la bambina timida e bruttina.
-È aspra e fredda e mi gela il sangue. – gridava la ragazzina dai capelli rossi.
-Mi frena, mi impedisce di essere me stessa la sua voce dura e autoritaria!- sussurrava un’altra ragazza dimessa e solitaria.
-Mi allontana e mi sento rifiutata quando è secca e distaccata.- diceva un’altra voce appena soffiata.
E poi una soffocata e impaurita di una biondina -Mi scoraggia la sua voce acuta e sgradevole e dimentico me stessa.-
Ma come, sono tutto questo io?
Abbiate pietà della mia voce!
La verità è che io stessa sono intrappolata dal mio destino.
La verità è che mi sento prigioniera del mio ruolo.
Ogni voce racconta se stessa e bella o brutta che sia diventa la colonna sonora che ci accompagna per la vita.
Allo stesso tempo triste che queste voci ti turbino ancora, ma credo importante tu sia riuscita a chiuderle in uno spazio stretto e senza aria. Soffocheranno loro, ma la ricetta che proponi è importantissima, per me. Commento per condividere un dolore che mi dispiace tu abbia provato.
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un disegno che è : suora
una suora che è: racconto
una voce, inquietante che ha lasciato il segno.
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