Scarabocchio di Tina

SCARABOCCHIO – di Tina Conti

Leggeri passettini e giravolte, con piedi  piccoli e silenziosi

Muoversi in poco spazio con grazia  e eleganza, fare giravolte, giravolte, giravote e poi saltelli girati, guizzi…………..e poi via dalla  parte opposta  della stanza.

Al suono di tamburi, corni, flauti, cembali, poi salti laterali scomposti, ripetuti, un giro completo della stanza, una lunga scivolata  sul prato e poi, fermi a pancia in su.

Scarabocchi di Luca D.V.

Scarabocchi e frecce – di Luca Di Volo

Quando io sono sovrappensiero disegno sempre frecce, belle , appuntite , più o meno lunghe..ma sempre frecce..una mancanza di fantasia che a volte mi preoccupa…

Già..le frecce..Significato? Ferire o comunicare? Sono la stessa cosa? Forse sì.

Comunicare, così, isolato, non vuol dir nulla…bisogna lasciare il segno..in altre parole “colpire”, ”impressionare”l’altro E la domanda: come sarà l’impressione che lascio? Buona o cattiva? Non è una domanda banale perché se l’impressione che penso di lasciare non è buona il risultato potrebbe essere il buio della non-comunicazione. Una cosa da cui tutti rifuggiamo.

Osservo meglio le mie frecce: sono tutte in fuori, non ce n’è una in dentro.

Quindi si “cerca” l’altro..ma la mancanza di frecce in dentro significa che io non voglio “ricevere”?

A questo punto mi fermo: sono finito in un ginepraio..e mi ci sono messo io, accidenti alla voglia di analizzare ogni cosa…

Mi viene in mente la differenza tra uomo e donna e mi pongo una domanda forse un po’ strampalata: forse una donna avrebbe fatto le frecce “in dentro”?. Mi piacerebbe saperlo, ma dovrei  trovare una donna che soprappensiero facesse le frecce , come me, non altri disegnini, in altre parole una specie di “me” in formato diverso.

Non avendo sotto mano la mia controparte femminile, guardo meglio il mio scarabocchio.

E scopro che c’è anche un “sole” da cui partono raggi che (tanto per cambiare) in realtà sono “frecce”. Mi consolo, dato che il sole è anche luce e calore. La luce della conoscenza, appunto, e i raggi (le frecce)e il legame tra la sorgente della conoscenza (il sole) e chi la conoscenza la subisce e ne è “penetrato”.

Come nel detto : ”finalmente mi è entrato in testa”..cioè qualcosa “mi ha ferito”.

Alla fine cosa resta? Una serie di domande, domande, domande..e niente risposte..il circolo non si chiude..

Ma almeno una cosa rimane: la speranza. Questa sì..se si scoccano frecce, qualcuno se ne accorgerà.. Se questo accade avrò stabilito un legame , un successo dopo tanti tentativi falliti, qualcosa che può essere anche fuori dal tempo..anzi, forse io spero che sia proprio così e che il tempo sia assente da questo scarabocchio.