Scarabocchi di Anna

SCARABOCCHI – di Anna Meli

            Cercando di tenere gli occhi chiusi, ho provato lo scarabocchio e, lo dice la parola stessa, difficilmente è un capolavoro.

            Non sono solita scarabocchiare quando ascolto qualcuno che parla o legge, ma a volte lo faccio  e può aiutare nella concentrazione. Mentre ascolto, la mano traccia liberamente segni o cose che possono sembrare insignificanti ma, siccome sono ricorrenti, mi viene da pensare a un qualcosa di nascosto che vuole uscire e farsi strada: forse un desiderio da realizzare.

            Di solito scarabocchio fiori sconosciuti, tremolanti e delicati; altre casette fra i monti con tanti abeti, un sole raggiante fra due monti che si incontrano e cerbiatti al pascolo molto bruttini quasi irriconoscibili.

            Questi disegnini mi seguono fin dalla più tenera età, come un’ossessione ed ormai ho accettato che facciano parte di me e continuo, continuo, continuo…

Scarabocchio di Carmela

Groviglio – di Carmela De Pilla

Pensieri senza meta che vagano nello spazio della mente e vanno oltre dove la mano, libera di giocare sulla sabbia bianca e amica lascia segni indecifrabili che corrono avanti e indietro, danzano sulle note di un canto antico lasciando dietro di sè linee curve che si rincorrono o s’ incontrano in una dolce melodia.

Guarda, si fermano e si abbracciano con tenerezza poi s’inchinano in una preghiera inconsapevoli del loro essere, è solo uno scarabocchio che per un attimo, solo per un attimo, ha regalato serenità a quella mano inesperta e impacciata che ha lasciato sulla sabbia bianca uno strano groviglio di fili che ora volano liberi in un cielo timido e rassicurante.