SCARAB/OCCHIO – di Simone Bellini

Parto sempre da lì, un occhio, due occhi, di conseguenza un naso, sopracciglia, una parvenza di faccia insomma, tutto molto accennato con un segno libero, attorcigliato, scomposto.
Occhi, sempre occhi !
Non so perché!
Specchio dell’anima?
Di chi, la mia ?
Bisogno di guardarmi dentro ?
Mah!!!
Poi tanto finisce che il segno s’ingarbuglia sempre più, fino a cancellare il tutto con una matassa di freghi incomprensibili, come i miei pensieri !