Da un incipit tratto da storie intrecciate












foto di Cecilia Trinci e Rossella Gallori
Serata di parole intrecciate.
Partendo da un incipit ottenuto da una serie di frasi scelte dalle storie dell’incontro precedente (del 31 ottobre) ognuno sceglie come proseguire.
Incipit: Ticchetta calma l’acqua della tettoia e poi si addensa improvvisa in uno scroscio leggero che scivola per la viuzza avvolta dalla sera (Luca M.)
La luna si nascondeva dietro le nuvole minacciose. I nostri passi incerti sulla ghiaia tradivano la paura di quel luogo spettrale (Simone)
L’Assassino era nervoso (Stefano)
Cercava niente e tutto. La spilla con la pietra smeraldo s’incontrò con le sue mani (Carmela)
Tornò ai momenti più lontani quando lei gli aveva mostrato il lungo velo di tulle croccante, tirandolo fuori dalla cassapanca (Stefania)
Uscì dal buio della stanza (Stefano)
Sui rami di un albero si è impigliato un lembo di plastica che si muove al vento. I raggi della luna lo illuminano: sembra un fantasma che balla (Patrizia).
Da utilizzare per proseguire: un foulard giallo, una cintura di pelle, un rossetto
Le storie si sviluppano magicamente diverse, se pur lasciando prevalere il concetto di VIOLENZA (“assassino”) e di DONNA (“rossetto”). Le ripubblicheremo il prossimo 25 novembre