Creare con i rumori – di Patrizia Fusi

Una stanza al buio, sentire la presenza fisica dei miei compagni, cercare di rilassarmi, iniziano i rumori, dei quattro due accendono nella testa delle immagini.
L’onda che sbatte sulla spiaggia piccoli sassi levigati dal movimento continuo, conchiglie, pezzetti di laterizi gettati nei fiumi senza rispetto delle regole, che l’acqua ha portato al mare, formano un rumore pungete quasi stridulo, forse è il mare che geme per i troppi morti che ci sono dentro di lui, e piange con loro.
Il fresco di una passeggiata notturna in estate, la luna piena brilla nel cielo, il suo splendore rende visibile tutto quello che mi circonda,una leggera brezza smuove le fronde degli alberi formando un leggero suono, il piaceri del fresco della notte .
Il suono cambia diventa più acuto, su un albero si è impigliato un lembo di plastica che si muove fra i rami, i raggi della luna lo illuminano sembra un fantasma che balla .
un triste morso di plastica che diventa interprete, di una commedia aspra, ma non sempre: la vita
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tante belle immagini, ma il fantasma che balla è davvero suggestivo…
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