In una lettera di Napoleone Bonaparte alla sua Giuseppina, la scelta di Sandra

“Non ti amo più; al contrario, ti detesto. Sei una disgraziata, realmente perversa, realmente stupida, una vera e propria Cenerentola. Non mi scrivi mai, non ami tuo marito; tu sai il piacere che le tue lettere gli procurano eppure non riesci nemmeno a buttar giù in un attimo una mezza dozzina di righe. Che cosa fate tutto il giorno, Signora? Che tipo di affari così vitali vi privano del tempo per scrivere al vostro fedele amante? Quale pensiero può essere così invadente da mettere da parte l’amore, l’amore tenero e costante che gli avevate promesso?”

Non ti amo più – di Sandra Conticini

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Finalmente lo hai capito, non ti sopporto più, non voglio più vederti, non ti amo più.

Mi hai sempre maltrattato, picchiato per niente, deriso davanti a persone a cui tenevo, andato via con la scusa del lavoro.

Ogni tanto tornavi e, dopo poche ore, si ricominciava nella stessa maniera finchè non ripartivi. Non so cosa avrai fatto e quante amanti avrai avuto in tutti questi anni, sappi che io ti ho sempre rispettato ed anche amato, ma ora non ce la faccio più.

Non solo hai rovinato me, ma anche le nostre bellissime figlie che hanno paura del padre e vivono nel terrore quando sei con noi.

Non te l’ho mai detto, ma sono anni che le porto da psicologi e tutti hanno detto che hai fatto grossi danni a tutte noi. Mi hai stancato e ormai niente è più risolvibile.

Il mio era tenero amore di ragazza innamorata, il tuo era solo violenza.

P.S.  Sono contenta di essere paragonata a Cenerentola, perchè posso sempre sperare nel principe azzurro.

Da Saffo un sottile desiderio per Anna

“ Pari agli dei mi appare lui, quell’uomo

che ti siede davanti e da vicino ti ascolta…..

A occhi chiusi – di Anna Meli

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            Chiudo gli occhi e, nel silenzio della mia mente, appari: accarezzi con delicatezza i miei lunghi e morbidi capelli. Io ti parlo, tu mi ascolti e cerchi i miei occhi come li cercasti la prima volta che ci incontrammo.

            Rivivo momenti magici e intensi: quel parlarsi con lo sguardo in un modo solo nostro, dove non erano le parole ad avere importanza, ma quella magica intesa che ci univa, che ci consolava e ci dava forza e felicità anche nei momenti critici.

            Emozioni vive che non si perderanno nel tempo.

Da Saffo una scintilla per Carla

«Pari agli dèi mi appare lui, quell’uomo
che ti siede davanti e da vicino
ti ascolta: dolce suona la tua voce
e il tuo sorriso

accende il desiderio. E questo il cuore
mi fa scoppiare in petto: se ti guardo
per un istante, non mi esce un solo
filo di voce,

Pari agli dei – di Carla Faggi

TEMA: descrivi il tuo ideale di uomo.

SVOLGIMENTO: il mio uomo dovrebbe essere dolce e compressivo, vorrei poterci parlare e confidargli tutto, le mie debolezze, le mie fragilità e non vergognarmi di queste perché lui le capirebbe, anzi le amerebbe.

Il mio uomo vorrei mettesse me al centro di tutto, io prima di ogni altra cosa al mondo.

Non per egocentrismo ma per goduria.

E te cosa mi rispondi a questo proposito, caro? Dici che sono assurda? E intanto mi servi la carbonara che hai appena fatto e nel mio piatto ci metti tanta pancetta in più perché sai che mi piace. Poi mi sbucci la mela, sai che altrimenti non la mangerei. Odio sbucciare la frutta.

Il mio uomo deve essere sensibile e occuparsi solo di me. Alzi la testa e mi guardi, la scuoti alzando la fronte. Intanto riempi la stufa di legna per riscaldare la casa, sai che odio il freddo. Ti guardi con me un film che piace solo a me alla televisione. Intanto io continuo a scrivere il mio tema su l’uomo ideale. Deve amare gli animali ed essere tollerante, e mi viene in mente quanto abbiamo pianto tanto insieme alla morte del nostro ultimo cane, di come non ti vergogni a mostrare la tua sofferenza, di come sei attento a non contrastare ogni mia stranezza. Mi hai accompagnata al coro a cantare, a fare teatro, a ballare, a meditare.

A volte hai detto Basta! Vai da te! Diciamo cinque volte su dieci. Non sarebbe una sufficienza ma visto che il tema è alla fine, devo concludere. Per me sei bello pari agli dèi! Promosso a pieni voti!