Accompagnare un’amica – di Patrizia Fusi

La siepe di mortella e il terreno umido producono un odore acuto, mi arrivano alle narici con intensità, sono le aiuole all’ingresso del cimitero.
Un luogo di silenzio lo sento pieno di pace, tante piccole immagini mi guardano e io guardo loro, mi immagino la loro vita.
Tombe importanti, tombe modeste, piccoli quadrati sul pavimento tombe ancora più modeste, anche nelle sepolture ci dividono le classi sociali .
Ma in fondo tutti lasciamo tutto, ricchi , poveri, belli, brutti, intelligenti, ignoranti , bisognerebbe ricordarselo più spesso, forse saremmo più umani.
Mi sento in pace, il silenzio mi circonda l’aria è tiepida, mi verrebbe voglia di mettermi a leggere in questo luogo.
In lontananza vedo arrivare due donne che conosco, nel vederle sento un dolore allo stomaco.
Marinella sta accompagnando Carla alla tomba del figlio.
E’ una giornata piena di un sole ridente il suo splendore offende il dolore di Carla.
Quindici giorni fa ha accompagnato il figlio in questo posto di pace e di tanto dolore.
Marco un bel giovane di ventidue anni, pieno di vita con tanti sogni e progetti.
Mentre andava all’università in bici alla rotonda vicino alla facoltà un camion l’ha trascinato, in un attimo è finito tutto.
Un dolore immenso in tutti.
Pace e dolore
Tanta pace e tanto dolore
Due sentimenti che spesso si alternano nella vita e che qui Patrizia ha descritto molto bene in poche righe
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Quando i raggi del sole offendono il dolore
Una Immagine importante, delicata, attenta, la pioggia riesce a nascondere le lacrime.
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