La finestra sul tetto – di Lucia Bettoni

Foto di Lucia Bettoni
Posso rimanere qui questa notte?
Non so dove andare
Non ho più una casa
Non ho più niente
Posso rimanere?
L’ultimo piano di una grande casa colonica
Io non avevo niente
Lui non aveva niente
Non avevamo niente
neppure il letto
Abbiamo dormito su un letto gonfiabile
per almeno un mese
forse di più
Nessun mobile
solo quelli lasciati da chi
abitava lì prima di noi
In pochi giorni cominciò ad arrivare tutto:
chi ci regalava un vecchio cassettone
chi una vecchia libreria
chi un tavolo grande con il vetro sopra
perfetto per dipingere
La casa vuota si riempì delle cose di tutti
La casa più bella che abbia mai avuto
Era una casa libera
di una bellezza disarmante
Si poteva fare tutto
Tutto poteva nascere, crescere e
crescere ancora
Gli spazi perfetti
Le luci perfette
Il sapore delle cose autentiche
Lì la creatività aveva veramente la
sua casa
Nella semplicità più assoluta fiorivano
le cose senza fatica
Tutto era fluido
Tutto scorreva come un ruscello
Pochi vestiti
Poco di tutto
Poco poco
Quel poco era in ordine perfetto
un ordine che sapeva di libertà assoluta
Ma ecco un ricordo bello che bussa forte:
Il mio corpo di giovane donna
una finestra e un tetto
Ho sempre amato i tetti di coppi
delle case coloniche
Da bambina ci passavo le ore
appollaiata sopra insieme ai passerotti
e adesso quel tetto era lì
a portata di mano
anzi a portata di gambe
bastava saltare dalla finestra
e sdraiarsi sopra i coppi
Ricordo il mio corpo
e il calore del sole
sul quel tetto
come se fossi lì adesso
Quel niente
Quel tetto
Quel corpo caldo di sole
Quell’amore con gli occhi di luna
Da quella sera non sono più
andata via
Bella questa casa che da vuota si riempie a poco a poco delle cose di tutti. Il poco in ordine perfetto e la bellezza del tetto di coppi a portata di mano…un corpo giovane al sole. Immagine di libertà e felicità che si può conquistare con il gusto delle cose attorno a noi che possono sembrare niente ma sono tutto.
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Una storia d’amore che risuona fra le stanze, sul tetto, tra i mobili di una casa che cresce e offre rifugio a due piedi stanchi: Posso rimanere qui stanotte?
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Una casa affollatissima, sembra scoppiare da un momento all’altro in un falò di coriandoli coloratissimi, fuochi d’ artificio di parole, amore, gente generosa.
Unabimbadonna acrobata della luce.
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La casa nella sua semplicità rimbomba d’amore, un amore con gli occhi di luna…ogni immagine è una poesia…
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Bellissima poesia che rispecchia una realtà piena di sentimento ed amore con la delicatezza che ti appartiene
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