Scacchi d’autunno di Gabriella

Gli scacchi, gioco d’autunno – di Gabriella Crisafulli

dedicato a Lucia Bettoni

Photo by Fatih Gu00fcney on Pexels.com

Oggi sul viale dei Colli guardavo le foglie che incominciano a ingiallire e sentivo sussurrare gli alberi che dicevano: “Bentornato autunno. Ti abbiamo aspettato tanto!”

Anche io attendo da molto tempo che arrivi un autunno da vivere con le persone intorno a me, tra le foglie che ci frusciano vicino.

È un bisogno di amicizia che risale alla notte dei tempi ma adesso si è accentuato.

Mi domando: quali sono le mosse per incominciare?

Alla mia età, poi?

Non so come si fa.

Mi sento intimidita.

Così il mio presente in mezzo agli altri è fatto di azioni prudenti, attente, agite in maniera camaleontica.

Mi difendo.

Oggi il mio pezzettino di vita è quello di una donna anziana che non si riconosce quando passa davanti allo specchio.

Sono molto cambiata nel tempo e non solo fisicamente.

Le mie pene sono state dure da sopportare, difficili da digerire.

Mi sono sentita tradita dagli affetti che erano il pernio della mia esistenza.

Non mi sono ripiegata su di essi.

Ma ho dovuto morire per rinascere.

Di questo processo ho fatto uno studio, una ricerca del perché e del come.

Questo è il bello della mia vita.

Mi sento fortunata.

A prescindere da tutti i dispiaceri, continuo ad amare l’amore e a sognare.

E gli ideali, bhe quelli, non li posso abbandonare.

Mi ero fatta un film sulla mia esistenza di oggi ma è completamente diverso da come me l’ero immaginato.

Le pedine sulla scacchiera sono quasi tutte cadute.

Sto procedendo ad un paziente restauro dei pezzi.

La regina è malconcia. Il suo ruolo non è riconosciuto e viene messa da parte perché faccia meno danni possibile. Eppure si è data molto da fare, anche troppo.

Ha fatto grandi sacrifici e continua a farli.

Ma adesso si è ritagliata un buen retiro; se ne sta nel suo castello solitario e, dopo aver patito tanto la perdita del re, usa l’isolamento forzato come una possibilità per prendersi cura di sé.

Le figlie, i nipoti, procedono sulla loro strada, spesso distanti.

Non li rincorre.

Loro sanno dove trovarla e all’occorrenza conoscono a chi rivolgersi.

Il cavallo si è azzoppato. Lavora un sacco poverino per recuperare uno stato fisico che garantisca un minimo di benessere. È un impegnativo percorso in salita che sta dando i suoi risultati ma c’è l’età che contrasta gli effetti positivi.

L’alfiere porta la sua bandiera senza fare troppa pubblicità.

Non ha voglia di nemici.

Ne ha incontrati svariati ed è uscito malconcio.

Procedo come un pedone che prova fare una strada insieme ad altri, passo dopo passo, scoperta dopo scoperta, tra una curiosità e un’altra, tra un approfondimento e un altro.

Il progetto è l’oggi, il qui ed ora.

Ma mi manca l’empatia, l’abbraccio, il contatto.

Da dove rifarmi?

Avatar di Sconosciuto

Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

3 pensieri riguardo “Scacchi d’autunno di Gabriella”

  1. Rossellina
    Lanciati Gabriella, lanciati ! Sapessi in quanti aspettano un abbraccio e un sorriso proprio come te, oserei dire: tutti, anche se non lo sanno. Dal tuo scritto spuntano fuori la voglia, la curiosità, il bene di sé, quindi NON sei vecchia! Hai perdonato, grande passo.
    Quando ti vedo, ti abbraccio !

    "Mi piace"

  2. LUCIA Bettoni – …a prescindere da tutti i dispiaceri, continuo ad amare l’amore e a sognare…
    Da dove rifarmi? Io credo esattamente da qui! Grazie Gabriella, bella partita!

    "Mi piace"

  3. Carmela
    Che partita difficile!! I pedoni sono fondamentali, a volte sono loro a collaborare per lo scacco matto e poi se si continua ad amare l’amore è a sognare non si può che vincere…

    "Mi piace"

Lascia un commento