di Cecilia Trinci

Alla fine sono uscite le vostre “piazze”.
Cautela nel dire di voi, nel dire a un Qualcuno astratto, in piazza, appunto, di un pensiero impellente che vi affolla la mente. A questo pensavo quando ho lanciato la scintilla….ma….
A volte le cose prendono una strada imprevista eppure migliore.
Dunque bellissime le vostre piazze personali, che vi rivelano comunque.
Il primo appuntamento rimasto impresso, un desiderio segreto di sapere di più dei nostri giorni recenti, la casa di Mino, la chiazza pugliese….Ma anche lo sfogo di utopie perdute, di solitudini infrangibili, di sagome di persone perdute che si attardano a rimanere ancora un po’ nei ricordi di chi resta….e incontri che sembrano marginali e non lo sono, e corde che ci impediscono di affogare del tutto.
Grazie di questo ventaglio ancora una volta magico.