L’Uccello Azzurro di Gabriella

C’è un nodo dentro di me – di Gabriella Crisafulli

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Anche io vengo dall’Uccello azzurro.

Lo curo con amore.

Sto imparando a tenerlo a fianco, sempre.

Sto sperimentando come parlargli: abbiamo una storia insieme.

Sto cercando chi vuole dialogare con lui senza spaventarsi, anzi felice di ascoltare quello che racconta.

Sto cercando chi ci sceglie e non ci lascia soli.

La piazza ha un cuore? di Gabriella

Piazza – di Gabriella Crisafulli

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La signora era lì, seduta sulla panchina di quella piazza all’ombra di un albero.

Le mani appoggiate in grembo, la testa un po’ abbassata, se ne stava tutta avvolta nel suo mondo.

Si avvicinò.

Stava bene?

Aveva bisogno di aiuto?

Si mise accanto a lei attenta a non disturbare e le rivolse la parola.

Si ridestò dai suoi pensieri e si mise a raccontare di aver accompagnato un’amica al cimitero lì di fronte.

L’avevano salutata in tanti e adesso lei si era fermata a ripensare ai momenti vissuti insieme.

Non era voluta tornare a casa subito, aveva avuto voglia di rimanerle ancora un po’ accanto.

Sapeva che sarebbe rimasta al suo fianco, che non l’avrebbe mai abbandonata e che avrebbe continuato a consolarla.

Per un attimo gli occhi chiari sorrisero brillanti.

“Le amicizie sono per sempre” disse.  

Chiacchiere in piazza di Simone

LA PIAZZA di Simone Bellini

Odio dialogare !

Passo veloce a testa bassa nella diagonale della piazza sviando da chi conosco appena. Il mio massimo è “Ciao, buongiorno , buonasera e basta.

Non mi interessa il calcio, non parlo di lavoro, donne tanto meno, ciacole fasulle senza senso.

“ Simone, Simone è una vita che non ci vediamo”

Oh cavolo è un ex tassista che quando attacca non la finisce più. Sempre i soliti argomenti, il lavoro, ce l’hanno tutti con i tassisti, il sindaco inetto, il governo che ci odia, la pensione che non basta mai ecc. ecc.

-Scusa ma il cane mi sta tirando il guinzaglio, vuole andare a casa, Ciao!!!- Santo cane che mi salva tutte le volte.

Via, via portami a casa e non ti fermare per le canine !

La cannella invadente di Daniele

Cannella e Pino Silvestre – di Daniele Violi

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La cannella è stata un ingrediente fisso nella cucina di mia mamma: 90 anni passati con migliaia di dolci in cui non è mai mancata con la sua essenza  esageratamente invadente, che si diffondeva stanza dopo stanza e che neutralizzava anche il profumo  della brillantina Linetti e del  pino silvestre che mio babbo spandeva più sui nostri capelli che sui suoi. La cannella come mantra di piacere, come stare nello spazio, in aria  e volare in casa su un tappeto profumato, rincorrendo visioni di città arabeggianti e patii, torri di Babele, ascoltando parole dolci e che, come un gioco, avvolge il tuo corpo con sensazioni di benessere, mentre anche lo sguardo diventa morbido verso persone che diventano amabili e gradite. La cannella con il suo profumo riesce a dare un piacere immenso.