Profumo di finocchio per Stefania

Il vento, lì, profuma di finocchio – di Stefania Bonanni

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Era una macchia d’erba, fatta di fili lunghi e luminosi, in cima agli steli verdi lampeggiavano punte gialle, di fiori piccoli e secchi, pieni di semi piccini piccini. Nulla di che, erba lunga lunga…Poi una ventatina, e si allarga tutt’intorno un odore bianco e celeste, di anice e camomilla, un odore di dolcezze nascoste, di segreti appena appena mormorati, buoni per nasi preparati e pronti allo stupore.

Fu quella voglia solita, di portarsi dietro un po’ di meraviglia. Raccolsi una manciata di steli, ne feci un mazzolino e lo attaccai a testa in giu, nella mia cucina. Usai i semi nel minestrone, nelle polpette, nel ragu’, poi ne piantati un po’, senza istruzioni.

Adesso, in quel giardino, c’è una piccola foresta di steli lunghi e profumati, verdi verdi, poi gialli al sole. E piegano la testa nel verso del vento, e profumano intorno. Una siepe di finocchio, che balla e colora il vento. Il profumo del vento, lì, e’ profumo di finocchio.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

4 pensieri riguardo “Profumo di finocchio per Stefania”

  1. Bella immagine in cui il giallo e il vento la fanno da padroni insieme a sapori e profumo.Bella la “siepe colorata che balla e colora il vento.

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  2. Ci vogliono nasi pronti allo stupore e semi piantati senza istruzioni per far crescere profumi che ballano nel vento!

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