La serata dei profumi – L’aceto di Nadia


ACETO! – di Nadia Peruzzi

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Spesso mi associano al vino andato a male. Quindi sembra che il mio destino sia quello di un ragazzo di scarto. Di secondo livello.
Vuoi mettere rispetto a Messere vino rosso? O a una mela dalle guance rosse e gialle da prendere a morsi?
Eppure ho una personalità tutta mia .
Sono acre, è vero! Qualche narice un po’troppo delicata, si può pure offendere. Ce ne sono di quelle da Chanel N5 e poi il nulla. Tanto sono le loro cuoche a fare i conti con me in cucina!
Non per questo sono per forza antipatico.
Gli antipatici, di solito, sono quelli che sciupano le compagnie.
Io, invece, in compagnia dell’agnello che cucinava mamma Luisa ho sempre fatto capolavori di sapore e di prelibatezza.
Se non fosse stato così non sarebbe mai passato dalla Liguria alla Toscana, e di madre in figlia e di nonna in nipote!
Che bello sapere che comunque vada ho un ruolo e sono pure entrato in un asse ereditario.
E chi ha narici che si offendono , senza pensare al dopo, al che cosa e al come..beh,peccato per lui.
Ah, quasi dimenticavo.
Tanto male non sono se un fantino del Palio di Siena, con addosso il mio nome, ha vinto più gare di tutti!
Bambini, non voglio infierire ulteriormente con queste vanterie, rischierei di apparire un po’ presuntuoso e correrei il rischio che mi mettiate nella casella degli antipatici.
Volevo solo dire che anche un profumo un po’ acre ha un suo perché .
Una sua storia positiva e i suoi successi, fuori e dentro la cucina.
Altro che “andato a male”!