Rossella in 100 parole

Biografia, la mia… – di Rossella Gallori

Era maggio, sicuramente, maggio, giovedì 23e45.

Mio padre si sarebbe sostituito alla mamma, nel parto, potendo.

Quindi nasco, ultima di troppi figli, un po’ buttata li, ma ce la faccio, mi piaccio.

 Lui è amore senza limiti, lei sopravvivenza a oltranza.

Poi mi sveglio  ho 10 anni,  il sogno diventa incubo.

Divento “ io” anno dopo anno, apparentemente forte:

 una che cerca amore e dice: no!

Una che vuole parole e non le ascolta.

Una che trasforma sogni, in vita, in realtà inesistente. Incomprensibile.

Volevo essere Prevert surrealista e magica, sono stata una Rossella, cogliona a vita, tra certezze di stoffa.

Rossellina in 100 parole

Crescere – di Rossella Bonechi

Nata agli albori del boom economico, non mi è mancato niente a parte la presenza di mamma e babbo, gran lavoratori, ma c’erano le braccia di nonni e zie a farmi “rete” intorno.

Poi Santa Susina: elementari e medie incolori e sbiadite ma un professionale popolato di personaggi, amicizie, amori e professori illuminati.

Quarant’anni di lavoro sono stati un lampo ma pieni dell’umanità più varia, lingue dal mondo, incontri e scontri, crescite e aperture.

Finito anche questo capitolo, ora ho capelli bianchi e un reticolo di strade addosso, una nuova storia nella storia. Ancora pagine bianche.

Nadia in 100 parole

Una linea nell’Universo – di Nadia Peruzzi

Figlia di Botteghe Oscure che Oscure al tempo non erano e di un incontro fra un fiorentino e una genovese di 18 anni. Romana per poco . Poi Antella con la nonna. I miei giravano l’Italia fra comizi , elezioni, conferenze ancora per qualche anno.
Insicura e perfezionista, grassa e poi magra, a scuola ero una sgobbona. Lo studio e la storia il mio tutto.
Ho avuto varie case . La sezione del PCI fra queste, casa collettiva, bella per questo.
C’era il partito, la bella politica, i compagni, l’amore trovato. Walter. Indimenticabile.
È Irene, è nei bambini. È presente, non mi abbandona.