Gli oggetti parlanti di Simone

ASTUCCIO – di Simone Bellini


Klac – era il suono secco e cupo di un astuccio per occhiali con chiusura a molla che rimbombava nella chiesa durante la messa.
Klac – in piedi , Klac – seduti, Klac – cantare l’inno alla madre superiora che arrivava con passo imperioso “ fra le rose e le viole pure il giglio ci sta bene, noi vogliamo tanto bene alla madre superiora “
Klac-tutti in fila per andare in classe . Passavamo ore ed ore a forare con un ago una carta velina posta su un piccolo cuscino, seguendo, foro dopo foro ,la sagoma che vi era disegnata al fine di staccarla per farne un collage natalizio. In questo modo ci tenevano occupati zitti e buoni.
Poi finalmente si andava nel giardino ludico per sfogare la noia accumulata.
Klac- ricreazione finita !
Klac- in fila in classe.
Klac- silenzien !
Klac- Pasta Pampini andaten a kasa kon i genitoren !
Tomani fi aspettiamen all’asilen- KLAC !


PALLA DI CRISTALLO – di Simone Bellini


Palla, palla di cristallo
Dimmi tu chi è il più bello ?
Dirti non so chi è il più bello
Ma son certo che sei il più grullo !!!

Oggetti al buio che parlano a Sandra

METRO – di Sandra Conticini

Il “Pinocchietto” fatto con il metro come si usava fare da bambini

Ho preso l’oggetto dal cestino di vimini ed ho iniziato a toccare il pacchetto che era incartato con la carta velina e poi aveva un fiocco. La mia idea era che ci fosse un vasetto molto piccolo che poteva essere  quello di una crema per le mani, per il viso oppure un vasetto di miele invece quando mi sono tolta la benda ed ho aperto il pacchetto ho trovato un bel metro da sarti.

E’ un oggetto molto utile, e quando vado  in qualche grande magazzino ne prendo uno di carta e lo tengo in borsa perchè può far sempre comodo.

Il metro è un oggetto di precisione perché se sbagli per difetto, qualunque cosa sia, non va bene perché manca un pezzo, se è un vestito non ti sta, se è un mobile non ti entra nello spazio dove devi metterlo, se  un letto è corto e rimani con i piedi fuori. Meglio sbagliare  per eccesso, tutto è più grande e quindi devi tagliare o togliere materiale. Mi succede spesso di misurare gli oggetti diverse volte, la misura non è mai uguale e alla fine sbaglio.

 

Gli oggetti toccati parlano a Sandra

PALLA CRISTALLO – di Sandra Conticini

Una palla di cristallo pesante con il fondo blu e tanti ometti con occhi spalancati che si muovono velocemente a destra e sinistra,  fanno  gli occhiacci pensando di far paura invece sono gnometti buoni un po’ burloni che fanno solo tenerezza.

Di giorno sono trasparenti, stanno tutta la giornata immobili  chiusi nella palla,  ma quando arriva la notte per magia la palla si apre e  loro diventano 10 100 1000 e per sgranchirsi le gambette vanno in giro per  casa.

Si intrufolano nella credenza, saltano tra farina, pan grattato, pasta, entrano negli armadi si insinuano nelle tasche, nei cappucci, e saltano da un cappotto all’altro come se ci fossero delle liane, insomma mettono tutto sottosopra.

Ridono, bisticciano, cantano ma, appena vedono la prima luce, tornano nella palla di cristallo perché si richiuda per riaprirsi la notte successiva.

La mattina la signora in genere si alza  prima di tutti e non capisce cosa sia tutta quella confusione, perchè  lei aveva lasciato tutto in ordine, o almeno così le sembrava.

Poi dice al marito: – Ieri sera avevo lasciato tutto in ordine, ma ora che ci penso stanotte mi sembra di aver sentito confusione, fischiare, cantare, ma te non hai percepito niente?

– Ieri sera hai mangiato troppo lampredotto, poi il passare degli anni fa il suo!