Il fiocco verde e il sangue di S. Gennaro nel cestino incantato di Stefania

Stoffe e pietre – di Stefania Bonanni

Stoffe e pietre. Io ho scelto una stoffa verde a forma di farfalla, ed una pietra rosso scuro, che mostra frammenti più chiari all’interno.

Sembra il fiocco che aveva retto  i capelli di una bambina bionda, uno di quelli con il pettine appiccicato dietro, dove si sente che e’ stato strappato, e ne ha risentito la stoffa del fiocco.

Ci sarebbe stata bene, nel centro, un’applicazione con la pietra rossa nel mezzo, ma sarebbe stato un utilizzo che non le avrebbe reso giustizia. L’ho riconosciuta, e’ il contenitore del sangue di San Gennaro.

 Toccando e ritoccando, l’interno si liquefa’. La pietra diventa rosso scuro, una specie di cuore di pollo, molto simile ad un cuore di pollo. Il colore e’ più vivace, di quello di un cuore di pollo morto. Direi più vivo, di un cuore di pollo morto.

Se l’interno della pietra non si liquefa’, e non avviene il miracolo, come e’ molto probabile, va bene lo stesso, perché per noi non cambia nulla. Mai avvenuti miracoli. O forse qualcuno si?

Mentre non la vedevamo, negli anni in cui e’ stata sepolta viva tra gli oggetti abbandonati, si sara’ liquefatto l’interno della pietra? Possono essere tante le cose che succedono al riparo dai nostri occhi. E forse accadono proprio perché non le vediamo, quando non controlliamo quello che ci circonda.

Non siamo indispensabili, per i miracoli.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

2 pensieri riguardo “Il fiocco verde e il sangue di S. Gennaro nel cestino incantato di Stefania”

  1. Mi piace Stefania questo tuo pensiero che i miracoli, forse, accadono solo quando siamo distratti o altrove. “Non siamo indispensabili per i miracoli”, infatti ce ne accorgiamo sempre dopo. A volte.

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