Fragile – di Patrizia Fusi

Scatola robusta, ricoperta con una carta da pacchi di spessore e liscia al tatto, con scritto sopra Fragile, può essere una vendita di oggetti fra persone, un gioco di vendite gestite da altri, consumismo, illusione di felicità nel comprare risparmiando, illusione di felicità nel possedere.
Un’altra immagine mi arriva alla mente, a muoverla nessun rumore, è leggera, con l’immaginazione vedo dentro un antico porta profumo da toilette ,di vetro soffiato di Murano , con varie striature di colore rosa, il tubicino e la pompetta ricoperti di passamaneria di un tenue color pesco, con questa immagine nella mente sento uscire dal pacchetto un leggero profumo di violetta.
Un oggetto fragile come possiamo essere noi umani in balia degli eventi naturali, guerre, sopraffazioni.
Le notizie mi cadono addosso e mi dicono come sono fragile.
Il gran parlare con acrimonia per convalidare le proprie opinioni senza ascoltarci fra noi mi dicono come sono fragile.
La paura di non saper fare mi rende fragile.
Il timore di non essere scelta mi rende fragile.
L’incertezza di non essere amata mi rende fragile.
Il sentire il corpo e la mente che cambia col passare del tempo mi rende fragile.
Fragilità di bambina.
Fragilità di donna.
Fragilità degli oggetti.
“Il timore di non essere scelta”, una paura che ci accompagna da quando siamo piccoli, nei giochi, comincia così la nostra fragilità e continua tutta la vita. Bello Patrizia, bello tutto.
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Delicato e vero e sincero..come te.
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Tu con la tua paura di non essere scelta, io con quella di esser abbandonata.
Sei tu il delicato ” portaprofumo rosa antico, prezioso profumato, delicato”
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Bello Patrizia, delicato e molto vero, proprio notevole. Brava
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BRAVA! Grazie!
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