La città che cura – di Rossella Bonechi

La mia Città Invisibile vorrei che non fosse invisibile affatto, vorrei che la si potesse scorgere da ogni punto da ogni strada da ogni curva.
Dovrebbe essere la Città dove ognuno può fermarsi a sospendere il proprio tempo: per riposare, per ristorarsi, per riprendere fiato e sorridere. Si troverebbe accoglienza ovunque, sotto l’ombra di un gelso gigante, nel salotto buono della nonna che sta preparando il migliaccio, nella piazzetta che contiene un gran numero di chiacchiere e ricordi condivisi. Avrebbe spazi per lunghe passeggiate o piccoli rifugi nelle sue mura dove sentirsi protetti e al sicuro.
Vorrei che fosse sempre inondata della luce del mattino, quella che promette ogni volta una nuova giornata da scartare, ma siccome Sole e Luna se ne infischiano dei miei desideri, la Notte scenderebbe e la Città Visibile si accenderebbe di lumi e lucette, come un piccolo Presepe, in modo da farsi comunque vedere anche da chi si è perso nel buio. Allora ci sarebbe posto per i sussurri degli innamorati, per piccoli bilanci giornalieri, per una ninna nanna cantata in lontananza. Una piccola grande Città che popola un sogno, una Città che Cura
La meraviglia di una città che altro non è che un grande cuore aperto che accoglie e abbraccia
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…..per riprendere fiato e sorridere…..
Da Rossella G a Rossella B : grazie, per aver dato parola al mio sogno❣
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Una città che popola un sogno…bella immagine per definire la tua città…
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Mi piace tutto di questo luogo accogliente e protettivo .Mettiamo la Ross alla guida del mondo ne trarremmo grandi benefici.
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