TRAMONTO – di Anna Meli

Ogni sera dalla finestra vedo il tramonto del sole: ogni giorno diverso con lo scorrere del tempo e delle stagioni.
Stasera sono uscita perché era talmente bello e particolare che ho voluto godermelo senza le interruzione degli alberi e dei lampioni che circondano la piazza.
Esco e mi incammino al di là della piazza. Mi seggo sulla panchina centrale cercando di isolarmi dai rumori della strada vicina.
Ho davanti a me un campo verde di erba inframmezzato da piante di olivi dove, poco lontano, tre bellissimi cavalli, uno dei quali bianco, godono la loro libertà muovendosi tranquilli, fiutando a momenti l’aria nella luce di questo meraviglioso tramonto.
E’ primavera, l’aria frizzante porta ancora qualche brivido dell’inverno passato. Il sole che di giorno si spande così padrone del cielo da non potersi guardare per la sua intensa luce, ritrova la sua strada di casa e, assumendo una forza e un colore diverso, tinge l’orizzonte di gialli, di rosa, di viola, di lunghe strisce argentate e di ombre scure come le pennellate di un pittore folle e ispirato.
La grande palla di fuoco che riesco a vedere è offuscata come affogata in una impercettibile nebbiolina. Pian pianino si nasconde laggiù dietro le colline dando risalto ai loro confini, agli alberi, al cipresso scuro pieno di cinguettii di uccelli e infine sparisce lasciando spazio al colore indefinibile del crepuscolo. Il sole si riposa, ma domani sorgerà nuovamente. La prima stella appare timida e sola.
Fa freddino; mi alzo, ritorno a casa, alle mie occupazioni più serena e grata alla natura del dono che mi ha offerto.
Leggo e mi rimane quasi tutto negli occhi : un cavallo bianco, una panchina, il pittore folle, gli olivi…..ed i tuoi passi mi raggiungono….
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Bello, grazie
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Ti si vede Anna, seduta di spalle sulla panchina, che guardi avanti e vicino a te. Non c’è bisogno di lontananze: la bellezza per te comincia sempre immediatamente davanti ai tuoi passi
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