Il silenzio al tramonto: Patrizia

Il rumore del tramonto – di Patrizia Fusi

Vedo il sole di fronte a me, fa capolino tra striature di nuvole, circondato da una scala di colori dal rosso intenso al giallo, il cielo è pieno di colori.

L’aria è tiepida, piena di tanti profumi di campo, la luce è più dolce e colorata, accarezza le piante, sulla collina alle mie spalle, coperta da alberi con le foglie di colore ambrato, i raggi del sole brillano e tutto è dorato.

 Le ombre si fanno più lunghe e una leggera brezza mi sfiora il viso.

Tutto quello che mi circonda sente che siamo alla fine della giornata e si sta preparando per la notte.

I piccoli fiori chiudono le corolle.

Nel groviglio di alberi, rovi, vitalbe, edera e altri arbusti anche il cinguettio gli uccelli si affievolisce.

Solo lo scorrere dell’acqua è sempre uguale, cambia suono secondo il percorso che fa o degli ostacoli che trova, diventa gioiosamente rumorosa nelle cascatelle delle pescaie.


Il tramonto della politica: Tullio Fiani

Da una intervista a Tullio Fiani, artigiano, prigioniero politico e scrittore di Antella, (di alcuni anni fa)

“Una Vita Premiata” a Bagno a Ripoli

Il Comune di Bagno a Ripoli organizza la terza edizione della manifestazione Una Vita Premiata, che, dopo l’annullamento della precedente data a causa della nevicata del 17 dicembre 2010, si svolgerà venerdì 4 febbraio 2011, alle ore 17, presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale


Programma:
– Consegna dell’attestato ‘Una Vita Premiata – III Edizione – Cittadini di e per Bagno a Ripoli’. Saranno premiati: Giuseppina Cavicchi, della famiglia Cavicchi di Pian d’Albero; Silvano Peruzzi, Dirigente politico e Partigiano; Lorenzino Petrioli, Artigiano; Eugenio Bruschi, Imprenditore; Osvaldo Fantini, Partigiano; Irma Innocenti Baldini, Sarta; Maria Tipo – Pianista. Premio Speciale alla memoria a Domenico Acanfora, Medico, e Tullio Fiani, Prigioniero Politico e Scrittore Autodidatta.
– Intervengono: il Sindaco Luciano Bartolini, il Vicesindaco e Assessore allo Sviluppo Locale Alessandro Calvelli, l’Assessore alle Politiche Educative e Sociali Rita Guidetti.
– Letture di brani da parte dell’attore Alessandro Calonaci.

Tutti meritano un tramonto: Rossella

Tramonto disperato – di Rossella Gallori

Quando il mare si mischia al sole

Il sole alla sabbia

Ed il tutto si specchia in cielo, io….

Io rinasco.

Lo aveva scritto sul suo bel quaderno, regalo di qualcuno per qualcosa, un quaderno scemo con una rosa fasulla e brutta di colore in copertina…con una dedica quasi inutile: per te che scrivi, scrivi per me, solo per me!

Quando il mare si mischia al sole ed il sole alla sabbia.

La rifletteva spesso, quella frasepoesia, nostalgica, demodè, da signora perbene.

Si specchia in cielo ed io rinasco…

Aveva scritto quello che non pensava, avrebbe voluto buttar giù parolacce, sul foglio del notes farlocco, senza righe, che le impediva di scrivere dritta.

Ed il sole alla sabbia…

No, non era rinata in quel tramonto di un rosso arancio venato di fucsia, cattivo come uno schiaffo non meritato, accecante come un faro puntato negli occhi, ne era quasi morta…sotto quella luce assurda.

Morta nel momento più bello del giorno, sì questo era proprio per lei, per quel suo io calpestato, da uno, uno….. uno che non le sarebbe piaciuto nemmeno per prenderci un caffè.

Il mare si mischia al sole…

Uno peggio/ peggio, che la soffocava, la faceva pentire del suo scriverò immaturo e vero, la stropicciava, umiliandola del suo non saper leggere, per quel difetto di pronuncia che quelli modesti come lei chiaman “ zeppola”

Uno forte, ganzo, che comunque le era piaciuto talmente tanto, da essersi tagliata dentro, talmente dentro, che anche da fuori si sentivano cadere gocce di sangue in un ansioso cioc..cioc..cioc…

..e la sabbia si specchia in cielo…

Strappò la pagina, gettò penna spalancò la finestra, si accorse del misero riflesso che vedeva,  sul muro difronte ….solo una facciata che da bianca, si tingeva di un  giallorosa inguardabile…un tramonto da poveri….

Rabbrividì, chiuse tutto, ripensò a lui, ai loro capelli bianchi, notò casualmente che i suoi, forse, non lo sarebbero stati mai….rivide le caramelline nella scatolina che lui le offriva e sapevan di medicina, ricordò le proprie ginocchia che scricchiolavano, su tacchi scomodi.

Raccolse quaderno, biro e coraggio, cancellò repentina la poesia in pezzi, per sostituirla con una frase:

Tutti meritano un tramonto…

Un cuore, Una carezza, un piccolo morso sul collo, da coprire con un foulard perché non ne hai più l’ età, un morso d’amore, un amore vecchio magari usato, ma un usato sicuro…ed un tramonto,  che anche se non stupefacente sia almeno vero…

foto di Rossella Gallori