Regali: Nadia a Lucia

Intrecci per Lucia – di Nadia Peruzzi


Mi dispiace, cara Lucia, non avere qui con me la cosa a cui ho pensato subito dopo aver scoperto che eri tu la persona a cui avrei dovuto fare un dono.
Pur non avendolo, lo considero prezioso anche perché è figlio di un intreccio e di una relazione ulteriori. E’ Rossella che mi ha fatto scoprire, al mercato di Antella,  il banco che è origine di tutto.
E a proposito di intrecci, il dono è lui stesso un intreccio.  Intreccio di vimini che lasciano intravedere il lavoro di mani esperte nella raccolta di ciò che serve e di ingegno e inventiva per dare la forma dovuta rispetto al caos iniziale di stecchi apparentemente senza vita.
Perché questo cestino di vimini proprio a te, Lucia?
Perché nei tuoi scritti sempre si ritrova un ambiente che io non ho vissuto dall’interno, ma sento come parte irrinunciabile di me, dei miei pensieri, dei miei sentimenti. Ho nostalgia per quel contesto . Una nostalgia da groppo in gola ogni volta che ricordo le famiglie contadine che ho conosciuto nelle campagne attorno all’Antella da bambina e da adolescente. Una nostalgia che riaffiora fino a farmi commuovere ogni volta che ricordi il tuo babbo, rievochi il mondo contadino, e anche per soli accenni fai intravedere la sua essenza, la sua forza, il suo stare con i piedi per terra, quell’essere solido pur nella semplicità, e solida espressione di grande civiltà anche laddove non supportato da tanta scuola o da titoli particolari.
Cara Lucia mi fai pensare ad una casa di campagna in una giornata di sole, con attorno tanti alberi pieni di frutta, fiori dappertutto, un pozzo in mezzo all’aia, e persone indaffarate ma che si muovono in tranquillità e pace in scambio con una natura madre e non matrigna.
Sull’orlo del pozzo, o su quel muretto che delimita a destra il confine dell’aia,  il cestino di vimini potrebbe starci benissimo.  Magari con un geranio rosso dentro.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

3 pensieri riguardo “Regali: Nadia a Lucia”

  1. Si respira nelle tue parole un’aria intensa di campagna, non quella dei prati e dei fiori ma quella dei vissuti genuini e laboriosi di gente stabile, concordo con una civiltà vera non necessitante di cultura e di tante parole…

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  2. I geranei rossi c’erano quasi sempre sui muretti dell’aia, erano piantati in dei barattoli di di latta.
    Bello il regalo che hai fatto e il perché,grazie

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  3. Grazie Nadia
    Grazie per questo regalo, grazie delle tue parole, grazie della tua commozione
    Io ho tanti cestini, un’altra delle mie passioni . Le tue parole mi hanno ricordato che non sono solo oggetti esteticamente belli ma sono oggetti della memoria
    Mio padre sapeva fare le ceste ,quelle grandi per mettere l’erba per i conigli o per trasportare i pulcini con la chioccia nel capanno vicino a casa
    Mio nonno era bravo a costruire i cestini da legare intorno alla vita per la raccolta delle olive
    Questo oggetto mi porta a rivivere gesti antichi di persone belle a me tanto care . Mio nonno era analfabeta, è vissuto 100 anni , un nonno senza istruzione e senza portafogli che mi ha insegnato che l’amore, il lavoro e il rispetto sono le cose vere che fanno la differenza
    Custodirò con amore il tuo cestino e ci sarà sempre un geranio rosso dentro

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