Rotondo melagrana: Laura

Regina del campo di olivi – di Laura Galgani

Sentirti sotto i polpastrelli mi porta ad immaginare ciò che si cela sotto la tua buccia a tratti ruvida, tirata come la pelle di un tamburo: le sezioni interne si lasciano percepire e vedo, intuisco, la pellicina giallognola che stringe furiosamente i minuscoli chicchi rosso rubino custoditi nei tuoi tanti scrigni.

Sul lato opposto al picciolo ti stendi e in una protuberanza preziosa che si apre alla fine in una corona dai sette petali. Racchiude all’interno il tuo piccolo seme in fiore.

All’interno del frutto, anche se ormai essiccato, innumerevoli piccole celle si contendono lo spazio.

Peccato tu non sia commestibile. Per qualche ragione che a me sfugge mi sei stata posta nel palmo della mano come “decorativa”, da non mangiare. Avrei affondato volentieri i denti fra quei chicchi, sentendone il fresco in bocca, sulla pelle del palato e delle gengive.

Ti ho adagiata allora su un buffo piatto di ceramica bianca diviso in settori, grandi e piccoli, con altre tue sorelle, insieme a mezzelune d’arancia ormai scura, essiccate da tempo immemore, a formare una composizione autunnale densa d’arancio, rosso scuro, rubino.

Ciò che mi sorprende di più è l’intenso colore rosato e maculato della tua pelle liscia, tesa. Sembra trasudi il succo dei chicchi rimasti intrappolati all’interno.

Non potendoli mangiare è così che si palesano e si donano, ricordandomi giornate di lavoro piene di sole.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

5 pensieri riguardo “Rotondo melagrana: Laura”

  1. Grazie Ros, sì è vero, mi innamoro di tutto ma senza possedere niente. Cerco di assaporare senza “consumare”. E mi sento ricca. Un bacio!

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  2. Il melograno è simbolo di abbondanza e di buona fortuna,ricordo che nel mio girovagare mia madre faceva di tutto per farmene avere qualcuno, sarà per i suoi innumerevoli chicchi? E tu hai saputo descriverla con tanta partecipazione….

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