Lo scrigno dei desideri – di Anna Meli

Desiderare un raggio di sole che ti scalda in una fredda giornata invernale, desiderare compagnia piacevole nella solitudine, dissetarsi con l’acqua fresca di una sorgente di montagna dopo un faticoso se pur piacevole cammino, sono fatti attuabili e ti donano serenità, ma poi se ne vanno come nuvole leggere senza lasciarti niente. Dimentichi, e potrai provarne altri simili ed egualmente leggeri.
Altri invece sono più intensi e anche se poi non si avverano lasciano profonda traccia nella tua memoria. Desiderare la guarigione, o anche solo lo star meglio di una persona vicina che soffre, desiderarlo ardentemente facendo di tutto perché possa avvenire, illudersi ad ogni minimo o forse immaginario segnale di miglioramento per poi arrendersi ad una amara realtà, ti fa ricordare quanta forza ti ha dato il crederlo possibile e che ricordo indelebile ti abbia lasciato.
Così i miei desideri, quelli più importanti preferisco tenerli come chiusi in una scatola e solo se rimangono lì non si dissolveranno come bolle di sapone e mi daranno forza e voglia di vivere.
Desideri , delicati, educati, quasi timidi, uno scrigno senza chiave da non aprire! Potrebbero volare via…..
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In un certo senso hai ragione, è proprio così che vanno coltivati i desideri: in segreto! Ma al contempo vanno cullati, coccolati, accarezzati, educati, fatti crescere… Anche portandoli in Cielo per dare loro una dignità “alta” e metterli nelle mani di qualcosa di più grande che sa bene cosa farne…
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