PIUMA – di Nadia Peruzzi

Le foglie quasi le arrivarono sul viso spinte da un colpo di vento impertinente.
Riuscì a scorgere a malapena, in mezzo ai gialli e agli arancioni resi vivi dai raggi del sole autunnale, la minuscola piuma candida che liberata dal peso che la schiacciava a terra aveva cominciato a danzare nell’aria.
Sembrava senza gravità, quasi immateriale per come volteggiava senza dare accenni di stanchezza o di caduta.
Era leggiadra nei suoi movimenti e tenace al tempo stesso.
Chissà chi l’aveva persa e dove era diretto il suo volo.
Alzò gli occhi verso l’alto. La V della formazione era magnifica nella sua perfezione.
Si muoveva verso orizzonti e paesi lontani con voglia di tornare appena la stagione lo avesse permesso.
La piuma finalmente planò sul palmo della sua mano come una carezza.
La prese con sé come fosse un saluto o la promessa di un incontro ravvicinato in un futuro non lontano.
Delicata immagine, pagina bellissima che accarezza la malinconia senza tristezza
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Leggiadra e tenace…come tutti ( o molti) vorremmo essere…
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Il saluto più dolce,il saluto più leggero…un saluto pieno di speranza e di futuro
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Tanti colori e leggerezza, con un messaggio morbido di ritrovarsi
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