Risuonare nella stessa melodia – di Laura Galgani
Ciascuno è unico. Questo significa “chiunque”. Chi – è – unico.
Tutti siamo unici. Di ciascuno ce n’è uno solo.
Allo stesso tempo, però, siamo replicanti, cloni, avatar, copie di quell’unico, primordiale modello partorito dalla mente di Dio.
Chiunque è il riflesso di quel disegno perfetto che esisteva già, in incognito, fin dalla prima oscillazione dalle particelle in seno alla materia condensata, presente ancor prima del Big Bang.
Eppure a Dio non veniamo mai a noia, nonostante ci replichiamo da duecentomila anni, pressoché sempre uguali.
Ho consapevolezza di questo?
Che anche io sono “chiunque” – cioè estremamente uguale e allo stesso tempo enormemente diversa da tutti gli altri esseri umani?
Mi piace soffermarmi su quanto di bello, di rassicurante, io trovi in questa verità: se riesco a mettermi in relazione con ciò che nell’altro è identico a me, avrò sempre qualcosa, qualcuno, in cui rispecchiarmi.
Non sarò mai sola.
Non ci saranno barriere invalicabili fra me e il cuore di un’altra persona.
Senza per questo volerla possedere, cambiare, manipolare.
Semplicemente per risuonare l’uno nell’altra, sentirsi fratelli, vibrare per un attimo al suono della stessa melodia.

Un pensiero profondo, immenso, che salverebbe il mondo se………
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Pensieri e riflessioni profonde, che se messe in pratica ci farebbero vivere meglio,bello
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