Personaggi e storie – Carla

Ispirato agli elementi:

Un biglietto di sola andata Roma-Torino

Uno scontrino di un bar di Firenze di 5,80 euro

Un fazzoletto di carta con un indirizzo e-mail

Una fede d’oro

Una carta socio dell’Accademia La Colombaria

Una foto di gruppo spezzata in quattro

Un tacco a spillo di una scarpa da donna.

Volo di sola andata – di Carla Faggi

PERSONAGGIO: Rosa Alzalamira

un metro e sessanta, rotondetta, capelli biondo naturale media lunghezza, occhi celesti chiarissimi.

35 anni, professionista seria e ben pagata.

Di professione killer su commissione, cioè assassina a pagamento.

Metodica: per raggiungere il luogo di lavoro usa sempre spostarsi in treno con un biglietto di solo andata. Il rientro non lo programma ma come e quando se lo inventa sempre di volta in volta.

Tirchia fino allo spasimo odia le spese superflue, per questo conserva sempre gli scontrini o le ricevute delle spese non essenziali.

Vedova, il defunto marito sembra si sia suicidato, la fede d’oro di lui rimastagli verrà portata ad un comprooro. I ricordi passati infatti non gli interessano.

Di lui conserva solo una vecchia foto di gruppo con suoi amici anche loro misteriosamente suicidi. In un momento di rabbia l’aveva strappata ma poi aveva deciso che si meritavano il ricordo e l’aveva conservata.

Non ha relazioni sentimentali ma pratica sesso alla bisogna e quanto basta. A pagamento. Ordina la merce tramite un indirizzo e-mail che si porta sempre dietro per il terrore di dimenticarlo.

Si considera un’intellettuale, infatti il suo tempo libero molto lo passa studiando all’accademia della Colombaria di cui è socia onoraria.

Ha una forte autostima di sé, si considera quasi perfetta, l’unico suo difetto ritiene che sia la sua troppa sensibilità, infatti spesso trattiene presso di se un ricordo tangibile come un piccolo oggetto, vedi tacco a spillo di scarpa da donna, del suo ultimo lavoro, per rispetto della persona che ha dovuto sopprimere, per ricordarla più a lungo.

STORIA

È arrivata con un volo di sola andata, ama rimanere ancora sul posto a lavoro compiuto per godersi un po’ le reazioni, con solo un trolley portaspesa perchè è tutto quello che le serve.

Ora si rilassa Rosa Alzalamira sorseggiando un caldo caffè americano e si gode alla televisione il successo del suo ultimo lavoro. Pensa a se stessa, alle soddisfazioni che ultimamente si è concessa.

Il marito morto in maniera sospetta archiviato come un suicidio. Sorride e pensa: è stato un capolavoro,uno sparo alla tempia, il muro tutto schizzato di effluvi sanguigni, il volto spappolato e distribuito dappertutto.

Poi la morte degli amici di lui, anche loro misteriosamente suicidi. Tanti capolavori: chi col veleno spasimando per ore ed ore con coniati di vomito e bava alla bocca, altri con lame affilate che affondano nelle carni con tanto di sangue a flotti.

Qualche poliziotto sospettoso e poi anche loro archiviati come suicidi.

E già cara Aghata Cristie a volte l’allievo supera il maestro!

Un’occhiata ancora alla televisione, ripensa al suo ultimo lavoro compiuto poche ore prima e di cui tutto il mondo sta parlando:

Entrata nel grattacelo, arriva al sesto piano, sistema il trolley vicino alla finestra più adatta e dal trolley prende il suo gioiello più prezioso, l’unico che ama e che rispetta : il suo fucile di precisione, un Mauser, leggero con mirino telescopico, perfetto come tutto quello che è tedesco.

La raggiunge Oswald, lui posiziona il suo 91 di fabbricazione italiana.

Sciocco uomo, pensa, è stato comunque un ottimo amante, ne avevo bisogno, il sesso mi fa sempre bene prima di un lavoro.

Un po’ di attesa, poi arriva il corteo presidenziale, sono quasi le 12,30 di venerdì 22 novembre 1963 la limousine Lincoln è sotto mira, lei spara il primo colpo quello mortale alla testa, poi si alza, prende il suo fucile e se ne va. Oswald spara gli altri tre colpi.

È stato un bel lavoro e abbiamo già il colpevole, pensa mentre si alza e paga lo scontrino, odia le spese superflue però quando ci vuole ci vuole e un bel bicchierone di caldo caffè se lo meritava!

Si avvia con il suo troller verso l’aeroporto, vuole allontanarsi da Dallas anche se sa che nessuno la noterà, è solo una biondina slavata piccola e grassoccina.

Pensa al suo ritorno, vuole riposarsi un po’ prima di accettare un nuovo lavoro e dedicarsi alla sua passione, lo studio sull’anatomia nervosa dei colombi considerati evoluzione del colomboiceto sanguinatium dell’era cretacea. Sa che è considerata una delle migliori ricercatrici dell’accademia della Colombaria. Dall’altronde “fatti non fummo per viver come bruti ma per seguir virtude e canoscenza”.

Nessuno la notò e si avviò alla partenza.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

7 pensieri riguardo “Personaggi e storie – Carla”

  1. Complimenti Carla..un po’ di gusto horror ma mi è piaciuto tantissimo.Una donna più che malvagia…un’archetipo,direbbe Jung.Bravissima!!👏👏👏

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  2. Ho avuto paura che dal mio tablet uscissero schizzi di sangue😟…le cose vanno fatte con professionalità….oh brava Rosa….

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