Personaggi e storie – Luca

Ispirato agli elementi:

Un biglietto di sola andata Roma-Torino

Uno scontrino di un bar di Firenze di 5,80 euro

Un fazzoletto di carta con un indirizzo e-mail

Una fede d’oro

Una carta socio dell’Accademia La Colombaria

Una foto di gruppo spezzata in quattro

Un tacco a spillo di una scarpa da donna.

Paura curiosa (personaggio) – di Luca Di Volo

Foto di Reto Gerber da Pixabay

Quello che voglio descrivere è un personaggio complesso o, meglio, non è un personaggio unico..sono almeno due..e chissà quanti altri si agitano nel maelstrom profondo di questa persona. .nella fisicità che la incarna.

Eppure quello che descriverò non è uno schizofrenico…anzi..la dialettica dei due spiriti(chiamiamoli così..) che lo animano si risolve sempre in energia propulsiva.Un traguardo sempre difficile da raggiungere..ma che produce molta più energia di quella che consuma.

Ma quali sono questi due “spiriti”?!

Uno potremmo chiamarlo “paura”…paura di tutto….una paura cosmica.., c’era voluto del tempo per riconoscerla..ma lui doveva sempre  venirci a patti..

Vedremo poi come questo personaggio fosse riuscito ad esorcizzarla…anche se solo per intervalli di tempo  limitati.

L’altro “spirito”  : la curiosità…insaziabile…crudele, quasi..doveva capire..decifrare..andare alle fonti ..che spesso erano anche deludenti e lo lasciavano ancora più incerto.

La conseguenza  di questo conflitto..semplificando molto, era che la vita di questo personaggio era costituita   da misteri, bivi infiniti che il tempo gli presentava…e per tutti..per tutti bisognava scegliere..attingendo all’energia che scaturiva dalla  feroce dialettica interna..

La paura  cercava  di sbarrare la strada alla curiosità…due forze uguali ed opposte…ma lui non poteva rimanere fermo..

All’esterno ben poco traspariva di questi conflitti..

Era considerato un uomo di aspetto forse più che gradevole..qualcuno diceva anche che fosse un bell’uomo..distinto, colto, raffinato..

Lui non si vedeva così…però si vestiva sempre in modo elegante..forse era un modo per rassicurarsi sull’effetto che faceva sulle persone, visto che i suoi occhi interiori non gli davano conferme..

Comunque era un narcisista..di questo si rendeva conto.

Nei rapporti con l’altro sesso, aveva la profonda convinzione che le donne fossero davvero il sale della vita…

Non fraintendiamo..lui non era assolutamente gay…anzi li detestava..per un momento aveva avuto il sospetto di esserlo anche lui…ma gli era passata subito…confermata dai fatti..

Gli piacevano tutte…e non era solo questione di sesso..

Gli piaceva il “femminile”..quel modo di muoversi..di ruotare con grazia la testa….il modo di ragionare..così profondo..solo a volte reso banale per la troppa cura dei particolari…Intendiamoci..non era un ingenuo..sapeva benissimo che c’erano donne stupide, cattive..almeno come gli uomini…però il suo pensiero dominante era questo..Forse la causa era la figura della nonna materna tanto amata, da cui era stato adorato..e soprattutto che gli aveva insegnato ad amare..

Avrebbe avuto quindi tutte le carte in regola per essere un Don Giovanni..o un Casanova strepitoso, non ci fosse stato quello scomodo spirito di paura che a volte lo bloccava sul più bello..

Si era laureato in fisica…meravigliato che nessuno vedesse i miracoli che avvenivano tutti i giorni…bastava guardare il Sole..e non riusciva a credere che in tanti i miracoli andassero a cercarli dove proprio non c’erano..

Camminava per i corridoi dell’Istituto sempre elegante…con le spalle un po’ ingobbite ma col passo sicuro..adorava quell’odore di polvere antica e quei mobili un po’ vecchiotti..che insieme all’attività ultramoderna che vi si svolgeva gli assomigliavano tanto..

Ma lui continuava ad investigare..

Paura curiosa (storia) – di Luca Di Volo

Ormai era diventato il Direttore dell’Istituto….stava invecchiando..ma era ancora un bell’uomo..almeno a detta delle sue studentesse….

Ma forse lo dicevano per ruffianeria..si sa come vanno queste cose..

Perciò non si scompose più di tanto quando gli mandarono quella giovane neo dottorata per assisterlo nelle sue ricerche.

Una biondina..mascherata da un paio di occhialoni più grandi di lei..giovane.., ma non giovanissima…Però un’aria infantile, ingenua..che lo commosse subito..

In quell’ambiente…ma aveva già deciso che lui l’avrebbe protetta.

Però già dai primi giorni aveva capito che non sarebbero stati lui e il suo staff ad essere assistiti da lei..ma che loro avrebbero aiutato lei nella ricerca…

Era appena arrivata che aveva trovato un errore nella sua ultima pubblicazione..che non faceva tornare più nulla, indicandogli anche come rimediare.E gliel’aveva detto con la sua vocina timida..che l’aveva fatta subito perdonare per l’insolenza..Comunque..gli aveva evitato una brutta figura, sostituita invece da un largo apprezzamento..

E questo non era che il principio..le sue idee, il modo di affrontare le difficoltà..erano talmente inedite ed originali che spesso, per capirle, ci voleva parecchio tempo…per scoprire poi che aveva sempre ragione lei..

Insomma, dopo appena un anno il suo contributo era stato tale da far avanzare le conoscenze di almeno un decennio, per i poveri scienziati mortali.

La fama del suo Istituto era cresciuta a tal punto che si parlava già di Nobel..per lui, non per lei..forse era ingiusto..ma a lei sembrava non importare granchè…

Ma c’era di più..molto di più…Era noto quanto a lui piacessero le donne, in generale…anche se il suo comportamente all’interno dell’Istituto era stato sempre irreprensubile..e sì che le sue dottorande gliene avevano date di occasioni di peccare..Ma lui non voleva essere ricattabile…gli era costato parecchio, inutile dirlo..ma c’era riuscito..Invece fuori..fuori era fuori..e lì non si faceva pregare..

Però un giorno…un fatale giorno…un giorno in cui l’aveva sorpresa in un’aula davanti ad una lavagna piena di simboli che lui nemmeno riconosceva..come si alzasse un velo l’aveva vista come veramente era…Una splendida donna..la sorpresa era stata abbagliante e aveva tolto la parola anche a lui…che  con le donne era stato sempre di poche parole..ma qui era rimasto muto completamente,  perso in un’adorazione sospesa in un tempo senza tempo..

Va beh…non facciamola troppo lunga…Finì per sposarla…inevitabile..

Da quel momento non guardò più le altre donne..sì..continuavano sempre a piacergli..il suo vecchio spirito non l’abbandonava

ma erano solo donne e non “la donna”..una differenza sottile ma importante..

Conobbe finalmente la felicità..o almeno quella accessibile agli esseri umani…

Passarono anni..lui ebbe il suo Nobel…e lei due…E il suo modesto Istituto faceva invidia ad Harvard, Yale, Heidelberg…immerso nella splendida cornice delle colline di Arcetri…

Ma tutto deve avere una fine.

Era tornato da un viaggio..e a casa non l’aveva trovata..ancora sereno l’aveva cercata all’Istituto..nulla…

Mentre vagava disperato nei giardini dell’Istituto, aveva colto con la coda dell’occhio una cosa che non avrebbe dovuto esserci..

Già..che ci faceva una sua vecchia giacca distesa su una panchina sotto un olivo?!

Si avvicinò, guardando da vicino vide solo una busta bianca in bella vista..

Dentro c’era una lettera, a mano..con la sua grafia nitida delicata, molto femminile…

La lettera diceva:

“Amore mio,

non preoccuparti per me..ti amo ancora e ancora…ma dovevo andarmene..Non posso dirti “dove”..perchè tu non puoi seguirmi..

Anche per me è un grande dolore..appena attenuato dalla certezza che ti rivedrò…

Ti lascio delle cose care..che ho conservato gelosamente..profumano di noi due..controlla..

C’è il mio biglietto di sola andata di quando ti venni a trovare a Torino per portarti una borsa con i documenti che avevi dimenticato per il tuo convegno..mi avevi detto che al ritorno mi avresti portato in macchina con te..sento ancora il profumo di quella primavera..

Poi lo scontrino del bar davanti allo Stadio, dove in maniera ridicola ma tenerissima mi dicesti che, insomma..sì..ti sembrava di esserti innamorato..E insieme il tuo indirizzo e-mail segreto..che mi dicesti che avevo solo io..non era vero, ma mi piacque crederci..

E la mia fede d’oro..col mio nome…conservala sempre..è magica…per mezzo di lei mi rivedrai sempre..

Ti lascio anche  la tessera..ti ricordi?!Di quando ci era presa la frenesia letteraria e c’eravamo iscritti al club della Colombaria?!Quanto abbiamo riso insieme..

C’è anche la foto in cui ero ritratta con i miei compagni nel giorno della laurea..un accesso violento di gelosia..perchè quelle maligne delle tue assistenti ti avevano sussurrato che tra me e un certo Leandro…certo che come sanno colpire le donne…

L’ultima cosa..la più divertente..ti ricordi quando, mentre correvamo per prendere l’aereo per il viaggio di nozze, mi si spezzò un tacco…e ti toccò portarmi quasi in braccio a bordo?!L’ho conservato  ….sa ancora di felicità.

E ora, amore mio, devo lasciarti..ti chiedo solo di aver fede in me…Ci ritroveremo..e mi racconterai dei tuoi successi ed io dei miei..

Sei stato il mio più grande e unico amore..quel Leandro non c’entra per nulla..

Ti bacio “alla sveltina” come piace a te..e aspetto il momento in cui ci incontrremo di nuovo”

Non c’era firma..non ce  n’era bisogno…

Prese la giacca..se la mise sulla spalla e, mentre il mondo si dissolveva come in un sogno psichedelico..ripensò alla fine della Tempesta” di Shakespeare..”Siamo fatti della stessa materia dei sogni..e intorno a noi c’è solo un infinito sonno” Lui aspetta ancora…ma è ancora felice

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

8 pensieri riguardo “Personaggi e storie – Luca”

  1. L’ombra di un Leandro qualsiasi, per un uomo piacevole, colto, raffinato, può essere fastidiosa…. un racconto senza fragilità evidenti.

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  2. Un bel personaggio, par di vederlo,io però sto con lei che è pure un bel personaggio e che sceglie altro, significativo il riferimento del bacio alla sveltina come piace a te. complimenti Luca.

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  3. Bella storia Luca, personaggio visto con gli occhi dell’altra…per niente banale, mi sembra di conoscerlo

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