Amoremio – di Rossella Gallori
foto e anello di Rossella Gallori

L’ho visto andare, tornare, riandare e ritornare, nascosto nel seno poco evidente di mia madre, non capivo bene per dove, perchè se ne separava così a lungo, afferravo poco, quell’ aria di trionfo…quando lo riportava a casa ed appoggiandolo sul tavolo in salotto, diceva: ce l’ho fatta….l’ho riportato a casa!… Poi prendeva un batuffolo di cotone, un po’ di alcool, ed accarezzandolo con lo sguardo, lo strofinava con rabbia e gioia…riapriva il portagioie e lo rimetteva a “nanna” sperando che la “prossima volta” non arrivasse mai…
Ed arrivava, la volta, inesorabile, puntuale…ed io mi innamoravo sempre di più di lui….e più capivo e più soffrivo, nell’attesa, tra un viaggio e l’ altro, i miei dubbi crescevano a dismisura..e se non fosse tornato?..e se lo avessi visto a passeggio per strada su mani estranee, no non avrei retto al dolore.
Lui, era, ed è, l’anello di fidanzamento che mia madre aveva regalato a mio padre, in quel famoso “38 nuvoloso” . Bello, solido, maschio, uno zaffiro per bocca, due brillantini, per occhi…
Credo sia stata la prima cosa che ho visto appena ho aperto gli occhi, la mano abbronzata del babbo, quell’anello, ed i suoi occhi…
Per molto tempo ho creduto di averglielo regalato, in fondo la sua fidanzata, ero io, mica lei…baciavo la sue dita “turmaccose” e l’anello mi strizzava l’occhio ammiccando amore…
Quando le mani del babbo non hanno accarezzato più la mia testa vuota e piena di onde ramate, lui, l’anello è rimasto con noi…ogni tanto andava in vacanza al banco dei pegni, ma tornava…ed io lo amavo sempre più…un amore morboso, non per il gioiello, ma per quel che mi ricordava, per il profumo che immaginavo avesse, per le carezze lontane, ma ancora tiepide d’amore.
Quando sono andata via di casa, la mamma lo ha dato a me…Non doveva più fare strani viaggi, erano finiti, quei tempi…
Lo amo è un rapporto fisico, vivo, sempre nuovo, di meraviglia, io invecchio, lui no, lui brilla, io sempre meno, ne sono gelosa al punto tale, di portarlo raramente, di nasconderlo agli altri, in fondo non sono una bella cornice le mie mani, non lo valorizzano, ma quando lo metto mi batte il cuore, ed ho, in bilico sull’ anulare, un sogno, miliardi di parole, centinaia di canzoni, una casa, una voce, un profumo, certezze….sogni veri, sogni inventati…ed il mio cuore batte, forte e parla…parla..ripete in coro, con il magico anello, quasi gridando: ti amo! Ti amo..io lo bacio e rispondo: Io di più, di più…
PS: l’ultima volta l’ ho messo quattro anni fa…al matrimonio di mia figlia…lui: testimone di tutto…
…..la capacità di far vedere e sentire senza bisogno di conoscere e toccare
Grazie
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Eri tu la fidanzata, il sogno di tutte le figlie che hanno la fortuna di nascere da un padre amabile… Nel senso che vale la pena amarlo ed essere riamate. Quanto amore da quella mano inanellata di verde smeraldo! Ma perché non provare a tenerlo un po’piú con te, anche senza occasioni speciali? In fondo, ogni giorno ha qualcosa di eccezionale che vale la pena condividere con un amore così grande!
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Tutto l’amore possibile racchiuso in un anello che non sa di essere testimone assoluto di un grande amore….bello, Rossella
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