Innamorarsi perdutamente

Folle amore – di Lucia Bettoni

foto e orologio di Lucia Bettoni

Erano gli anni ottanta, la metà degli anni ottanta
Ero innamorata e mi innamoravo
Ero felice, avevo fatto una scelta importante e coraggiosa
Avevo attraverso il dolore ed ero ancora viva
Ero orgogliosa di me; libera e in libertà amavo, amavo anche gli oggetti
Non ero interessata al loro uso o al perché erano stati concepiti, io amavo la loro forma, la loro forza estetica
Era la forma che mi rapiva , che mi faceva sciogliere il cuore, che mi faceva tremare un po’ le gambe e sentire un impulso irresistibile che mi diceva: sei bello , voglio fare l’amore con te
Quando volevo rilassarmi e perdermi andavo spesso al mercato delle Pulci
Giravo e giravo tra gli stretti corridoi tra un negozietto e un altro ma soprattutto guardavo tra le cose messe alla rinfusa davanti alle porte: erano le cose meno importanti, meno costose
Io avevo pochi soldi e quelli che avevo non potevo destinarli a cose superflue
Mi accontentavo di comprare vecchie cartoline un po’ ingiallite raffiguranti svenevoli signorine anni trenta che fumavano sigarette con lunghi bocchini e lanciavano sguardi sensuali da sotto i cappellini con piume e perline
Le mettevo in bagno, avevo tappezzato il bagno con le mie vecchie cartoline
Un giorno di questi lo vidi: non era fuori tra le cose da niente ma dentro appoggiato in bella mostra sopra un mobile d’epoca
Era un orologio, un orologio da tavolo grande, strano, particolare, ingombrante, elegante, colorato, un po’ kitch, era un orologio di ceramica.
Non avevo mai amato un orologio, lui era il mio primo.
Fu amore al primo sguardo, il colpo di fulmine che non lascia via d’uscita.
La sua forma e il suo colore mi erano entrati negli occhi e nella pelle, mi guardava ed emanava una forza magnetica.
Era a portata di mano, mi voleva, lo volevo ma non avevo soldi e costava tanto, costava centonovantamila lire, lo ricordo come se fosse ieri.
Era una cifra astronomica, non potevo, non era possibile, dovevo rinunciare
Sono tornata a casa ed è  passata una notte.
Il giorno dopo ero di nuovo lì con centonovantamila lire in mano: i miei risparmi, praticamente tutti.
L’ho portato a casa, l’ho pulito, lavato, guardato e guardato ancora
Era proprio lui che volevo, era proprio di lui che avevo bisogno.
Uno strano orologio che non misurava più il tempo che non avrebbe mai misurato il tempo perché lui era bello così, senza misura.
Da più di trentacinque anni è con me e si lascia guardare oggi come allora, a ricordarmi quanto è bello fare una pazzia per ciò che si ama

Avatar di Sconosciuto

Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

5 pensieri riguardo “Innamorarsi perdutamente”

  1. Un pò di follia non ha mai fatto male a nessuno ….amore…amore sempre….cose, persone, animali, idee, fiori……scrivere…

    "Mi piace"

  2. Scrivere come far fluire l’acqua, che sia un orologio, un fiore, un amore o una guerra poco importa, rimane solo questa sensazione, di essere entrati insieme a te in un viaggio veloce e lineare che conduce sicuramente da qualche e ci piace esser portati lì da te.

    "Mi piace"

  3. L’amore per un oggetto? Finalmente amore per qualcosa di concreto, che non tradisce, non scappa, non ti delude perché non cambia, rimane sempre lo stesso. E perché no. Racconto molto carino.

    "Mi piace"

Lascia un commento