NEBBIA – di Simone Bellini

Freddo pallore, quando nell’alba il sole è soltanto un bianco alone sul limitare dell’orizzonte, confuso nella nebbia fra il cielo e l’acqua del lago, nel silenzio opaco del lento risveglio della natura.
Il lieve sciaguattio dell’acqua penetrata dai remi, disturba con garbo la quiete del momento che pian piano si popola di sparuti cinguettii e sonnolenti squittii sparsi nel cieco candore nebbioso del mattino.
Scivola la canoa in quell’umido lancinante che squarcia ossa e polmoni, disturbando il volo rasente degli aironi che termina sui rami affioranti dal pelo dell’acqua.
Tutto scorre pieno di vita e ti accompagna rilassante verso l’inizio del giorno che, passata la nebbia, il sole scalderà.
Una quiete inquieta a pelo d’acqua: sembra un risveglio.
Bello Simone, mi piace.
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“Passata la nebbia, il sole scalderà”
Tutto sussurrato:parole, musica, sensazioni….colori
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I suoni diversi e rari accompagnano le immagini soffuse e lo scivolare silenzioso dello sguardo sull’acqua..
Hai creato un momento di incanto… Mi piace!
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