Storia a più mani – Ancora Grintolin

Le indagini di Grintolin continuano – di Carla Faggi

Parlare con la dottoressa gli aveva fatto bene, mentre l’aspettava con ansia cercava di razionalizzare il cosiddetto”caso Franca”. Sembra diventato un labirinto, si và a destra o a sinistra? Pensò Grintolin, io quasi quasi vo a sinistra e seguo le vecchie indagini del “cercher l’amour” tra l’altro ci sono anche già due rei confessi, e l’ispettore Scrupoloso andrà a destra seguendo il nuovo filone esoterico, e vediamo dove si arriva.

Ai giornalisti in conferenza stampa si era limitato a dire “stiamo seguendo tutte le piste senza scartare nessuna ipotesi, la psicologa dottoressa Vann Big vi illustrerà meglio” e se ne andò.

Inutile dire la contrarietà della dottoressa per essersi trovata da sola a gestire una turbolenta accozzaglia di giornalisti pronti a sottovalutare sempre il loro lavoro ed a sottintendere tutte le volte che avrebbero potuto fare molto di più. Ma era molto brava, quando era necessario sapeva dire tanto senza dire nulla.

Scrupoloso intanto, dopo aver saputo dell’imminente arrivo della intrigante dottoressa, dopo essersi rasato e ben pettinato, si mise a studiare la nuova situazione venuta alla luce:

Il testimone aveva intravisto una buffa carrozza con strani personaggi travestiti, uno di questi da diavolo caprone, una piramide nel bosco, si era impaurito ed era fuggito, ricorda però che aveva ben percepito uno strano odore di zolfo e ben sentito una cantilena tipo”…con Franca con Franca e dopo di lei con altre con altre…”

Arrivò la dottoressa Vann, Scrupoloso la fece accomodare, Grintolin le offrì un caffè, parlarono a lungo e arrivarono alla conclusione : bisognava far intervenire l’illustrissimo professore filosofo metafisico esperto esoterico e docente presso l’Università della Transilvania Luc De Vol.

E ora vai Luca

Storie a più mani – Grintolin continua a indagare

Grintolin indaga – di Vanna Bigazzi

Foto di Hebi B. da Pixabay

“Che strana telefonata…” rimuginava fra sé Grintolin “un Cecchi esoterico….. e chi ne ha mai sentito parlare? Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, che discorsi sono: la setta demoniaca, una Piramide nel bosco e chi la mai vista questa Piramide…” Si concentrò a lungo, poi riprese le sue supposizioni: “Certamente la ragazza non sarà stata uccisa da forze maligne, come dice questo Cecchi ma potrebbe esserlo stata da questi fantomatici membri della setta, questo è possibile…” Nonostante tentasse disperatamente di razionalizzare, Grintolin si sentiva misteriosamente sbandare verso una dimensione paranormale; non riusciva a riagganciare la realtà ma veniva rapito da un nuvolone nero che lo disorientava e lo trasportava in estensioni occulte, dove la volontà non aveva fondamento e lasciava spazio a uno stato mentale confuso, invaso da arcane suggestioni. D’impulso prese il telefono e chiamò la Psicologa: “Dottoressa, lei crede nelle forze sataniche? Nelle sette? Ha mai visto la Piramide”? “Commissario, cosa le è accaduto, sta male”? Ma poiché Grintolin aveva abbandonato le deduzioni più razionali e continuava a farneticare, posseduto da magnetismi deliranti, la Psicologa lo interruppe con voce alterata dicendo: “Passo a prenderla e la accompagno subito a “Villa Sonni Tranquilli”! Di fronte a quel pericolo Grintolin si ridimensionò e moderando il tono della voce disse: “Si, capisco, mi scusi, ma qui stanno accadendo cose veramente strane, le sarei grato se riuscisse a raggiungermi per parlarne…”

Carla, tocca a te…

Cenerentola?

Macché Cenerentola! – di Carla Faggi

Foto di Lisa Che da Pixabay

Tanto tanto tempo fa, c’era una volta in un paese lontano lontano una bella e povera ragazza chiamata Cenerentola.

Fu convinta dai topini magici e dalla Fatina, di nascosto alla matrigna e alle sorellastre, ad andare alla festa al castello perchè il bellissimo Principe quella sera avrebbe scelto la propria sposa.

Cenerentola sognava da sempre di incontrare un vero Principe che l’avrebbe salvata e poi sposata da non dover più essere povera e succube della matrigna.

L’altro uomo della sua vita, il padre, era morto e con la parte femminile della restante famiglia non aveva decisamente un buon rapporto.

Grazie alla magia della Fatina, su una zucca trainata da topini, vestita in bellissimo modo, arrivò alla festa.

Il Principe la vide e se ne innamorò, la invitò a ballare e voleva rivederla. 

Lei però lo guardò bene, non era poi così bello, e poi era noioso, parlava di cose futili, e tutta quella gente così stupida e vanitosa attorno a lui. Sposandolo avrebbe passato tutta la vita così?

Ci pensò un po’ e guardando l’orologio, era quasi mezzanotte, decise che non ce la faceva più, si stava annoiando da morire!

Lo mollò in mezzo al ballo e se ne andò senza salutare.

Discese correndo la grande scalinata e perse una scarpetta, si voltò di scatto e tornò indietro, e no! Pensò, quelle scarpette rosse tacco dodici, punta stretta sono deliziose, non le lascio certo qui, e si riprese la scarpetta perduta.

Correndo verso la spider arancio decappottata, la fatina aveva ben pensato che la carrozza-zucca da qui in avanti sarebbe stata poco adeguata, si mise al volante e tornò alla sua abitazione.

Scendendo dalla spider inciampò nell’ abito e lo strappò. La lunga gonna era diventata cortissima e sfrangiata.

Però, pensò, così è proprio carina, quasi quasi ne faccio una moda. Fu così che il marchio Cene Quant divenne un’icona, produsse tanti mini abiti e fece lavorare tante persone.

Ma la nostra Cenerentola non si fermò qui, diventò una cantante famosa, una ricercatrice e scienziata da premio Nobel, una tra le prime astronaute donne, una scrittrice famosa, Presidente della Camera del Parlamento italiano, e per la primissima volta vicepresidente degli Stati Uniti d’America.

E tutto questo senza il Principe azzurro.

A proposito, che fine ha fatto quest’ultimo? Ha incontrato di nuovo Cenerentola ormai matura e famosa, stavolta si sono piaciuti davvero e…vissero felici e contenti finché lo  hanno ritenuto opportuno.

Giulietta e… non Romeo

Dalla tragedia alla commedia – di Gigliola Franceschini    

Foto di fesehe da Pixabay

                       Mi sembrerebbe giusto dare al personaggio di Giulietta la possibilita’ di scegliere il suo futuro. Uscire dall’intrigo malefico di vendette e beghe familiari e imboccare la strada del quieto vivere e del buonsenso. Giulietta deve avere la possibilita’ di realizzare la sua vita  e per farlo deve vivere, perché da morta  avrebbe avuto poche scelte! 

“Caro Romeo, ti parlo a cuore aperto, non ho alcuna voglia di diventare un personaggio tragico, sono giovane e anche bellina, modestamente, voglio uscire da questo ginepraio di lotte e odio permanenti e levarmi da questo pericolo continuo.  Ci ho pensato ed ho scelto di vivere. Questa cotta giovanile ci passera’ e avremo altre vite, tranquille e normali. A suo tempo avro’ una famiglia mia e se non sara’ il grande amore, mi consolera’ il fatto di essere viva e vegeta, di non avere a che fare con beveroni strani, frati compiacenti, nutrici ruffiane. Saro’ una persona normale. Anche per te sara’ meglio, te ne convincerai quando ti guarderai intorno, ne volano tante di passere in cielo, c’è solo da scegliere! E ti do  un consiglio, la prossima volta trovati una che abiti a pianterreno cosi’ non correrai il rischio di romperti l’osso del collo come hai fatto con me per arrampicarti fino al mio verone. Verone! Direi terrazzino un po’ scortecciato ed anche poco sicuro quando mi raggiunge quella cicciona della nutrice. Ora mi ritiro perche’ l’aria è troppo fresca. Ho fatto la mia scelta, sono uscita dalla tragedia per entrare nella commedia”.

Forse avremo perso un  grande capolavoro ma avremo acquistato un pizzico di buonumore e qualche risata. E la vita continua tra lacrime e sorrisi.

Incontro virtuale – 1 dicembre

con Cecilia Trinci

Dopo una carrellata sulla ricca produzione della nostra settimana di lavoro, abbiamo parlato delle proposte per le due settimane che abbiamo di fronte: il tema del labirinto come simbolo di tutte le scelte e le decisioni prese nella vita.

Come proposta di lavoro potremo:

  1. Prendere in prestito alcuni personaggi delle storie scritte da persone diverse da noi, ispirate alle foto della settimana scorsa, e inserirli in altre storie che sceglieremo di scrivere.
  2. Altra proposta riscrivere a modo nostro una delle storie scritte e pubblicate la settimana scorsa Oppure:
  3. Prendere in esame alcuni “bivi” della nostra storia passata e immaginare come potrebbe essere andata se avessimo preso una direzione diversa. Nel caso non volessimo parlare di noi potremmo fare la stessa cosa analizzando storie note della letteratura classica. Partendo da un “bivio” della narrazione provare a proseguire percorrendo una strada diversa.
  4. Da non dimenticare ……la serie del Commissario Grintolin da proseguire!

Buon divertimento!

lamatitaperscrivereilcielo@gmail.com

La voce di Gabriella

Stato d’animo – di Gabriella Crisafulli

L’iris selvatico di Louise Gluck

“Vuoi sapere come passo il tempo? Cammino sul prato davanti, fingendo di strappare erbacce, ciuffi di trifoglio selvatico… In realtà sto cercando coraggio, qualche indizio che la mia vita cambierà”.   

Louise Gluck – Premio Nobel letteratura 2020

Dedicata a Rossella:

Grazie Rossella – di Gabriella Crisafulli

Dopo notti tormentate,

sogni oscuri,

pensieri arcani avvolti in tiepido calore,

arrivi tu,

matita parlante. Sciorini

non tanto sete e broccati,

ma parole parole e parole

che regalano le più aspre conquiste