Albero di Natale

Spelacchio – di Gabriella Crisafulli

Era nascosto in alto lungo il viale del Passato, angolo piazza del Dimenticatoio.

Si era rifugiato tra polvere, fantasmi e sogni perduti.

Era da tanto che si trovava là e non c’era nessuno che lo andasse a cercare.

C’era voluto del tempo per riesumarlo e dargli nuova vita: scale gigantesche, trasporti speciali e mille scatoloni alla rinfusa.

Appena tirato fuori non ce la faceva a reggersi in piedi e qualcuno proponeva interventi radicali.

Ma poi, alla meno peggio, era riuscito a stare in equilibrio ed a protendere le braccia verso i suoi spettatori.

Sembrava messo male davvero: pencolava da tutte le parti e appariva proprio sgraziato.

Ma mentre veniva aperta scatola dopo scatola c’era una piccola Trilli che creava uno scenario magico di palle, nastri e strisce che con i loro colori, lustrini, ori e argenti avevano ricreato uno spettacolo incantato.

E così Spelacchio era tornato nella sua casa a far vibrare l’aria di festa che sembrava perduta per sempre ritornando ad occupare il suo posto da albero di Natale.   

Avatar di Sconosciuto

Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

1 commento su “Albero di Natale”

  1. Ognuno ha il suo ruolo, nel lavoro, in famiglia, nella vita, spesso recitiamo male,a volte meglio, repliche sempre…il tuo nome è sul cartellone oggi tu ed il tuo albero….

    "Mi piace"

Lascia un commento