Gioia e il Gatto

LABIRINTO – di Sandra Conticini

Gioia pensava di essere finalmente arrivata al paese di Bellaluna. La sua amica Agnese passava  le vacanze lì e le aveva raccontato che c’erano tanti parchi giochi, lo zoo, il teatrino, le giostre, insomma quasi come il paese dei balocchi di Pinocchio.

Per lei, che  aveva sempre vissuto con una vecchia cattiva e brutta che la picchiava e, quando la faceva mangiare,  le dava solo ossi e zampe di pollo, decise di scappare e si mise in cammino per andare in questo paese favoloso. Quando arrivò non trovò niente di quello che le aveva raccontato la sua amica anzi, oltre a non esserci  giostre e  parchi non c’era nessun abitante, era tutto un via vai di scarafaggi, topi, piattole, pipistrelli, che uscivano dai buchi dei muri di quelle case vecchie, malandate e  diroccate.

Le prese la disperazione si mise a sedere su un gradino ed iniziò a piangere e singhiozzare e a chiedersi come mai nella vita non riuscisse mai a fare una scelta giusta ma, all’improvviso sentì come un fruscio e, vide l’unico essere  che camminava in quel paese: un gatto, con il quale strinse amicizia e le disse che il suo nome era Fuffino.

Le disse che  Bellaluna non era lontano da li, ma  aveva sbagliato  strada e, se voleva, l’avrebbe accompagnata.

Fuffino si mise sulle spalle di Gioia e mentre camminavano la bambina era pensierosa. Per la testa gli frullavano tanti pensieri e nessuno era positivo. Io con questo nome dovrei essere  contenta e spensierata, sicuramente era di buon augurio, invece sono sempre triste, perchè i miei genitori se sono andati lasciandomi a quella stregaccia.

La mia vita è un cammino tortuoso, prima di prendere qualsiasi decisione ci penso e ci ripenso perchè la felicità dipende dalla scelta che faccio e di conseguenza la vita prende forma di   giorno in giorno. Spesso ho pensato di essere entrata in un labirinto ed ho avuto l’angoscia di aver perso l’orientamento, ma con l’impegno ed il coraggio sono riuscita a venirne fuori, ma quanta fatica ho durato!

Finalmente il suo amico gattino le disse che stavano arrivando a Bellaluna e  l’avrebbe portata dalla sua padrona che sicuramente l’avrebbe accolta, le avrebbe dato da mangiare, l’avrebbe lavata, vestita e se voleva poteva rimanere  per sempre con loro.

La piccola Gioia sorridendo pensò fra sé e sé: – Questa volta ce la faccio ad uscire dal labirinto della mia vita.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

2 pensieri riguardo “Gioia e il Gatto”

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