La storia di Vanna e Carla continua……

La parola a Vanna Bigazzi……

 Anche se le tracce di dna rilevate nella duna e non sul corpo della ragazza, combaciavano con quelle del Professore di Francese, condotto subito alla Centrale, non significava che sicuramente avrebbe potuto essere lui il responsabile dell’omicidio. Del resto il Professore con l’allieva brancolavano in quella zona, aggrappandosi agli arbusti e avrebbero potuto non vedere il cadavere, sul far della sera… Per questo Grintolin non era convinto e voleva prove più schiaccianti. La Psicologa arrivò con un certo ritardo alla Centrale, scusandosi per un contrattempo accadutole proprio mentre stava venendo via dalla Casa di Cura “Sonni Tranquilli” (per le forti dosi di sonniferi somministrati ai pazienti onde, nottetempo, non disturbassero gli infermieri). La giovane Psicologa, che non rinunciava alla moda, si era recata in quel luogo con jeans troppo aderenti, causando l’inseguimento, da parte di un degente, lungo quei lunghi corridoi dell’antica struttura. Fortuitamente due del personale erano accorsi in suo aiuto ma poi la Psicologa, dovette subire le reprimende del Primario che la invitava ad indossare abiti più idonei. Frustrata, corse a casa ad acconciarsi dimessamente, dopo di che, velocemente, si diresse alla Stazione di Polizia. Grintolin era insofferente e pretese che anche lei iniziasse subito i colloqui con i due poveretti smarritisi durante un’escursione scolastica, oltretutto abbandonati dall’insofferente. L’interrogatorio-colloquio fu lungo ma neanche lei non riusciva a trovare  moventi validi per quell’uccisione. Non trascurò comunque di chiedere chi avesse trovato il cadavere ed espresse la necessità di parlare anche con i quattro scopritori. Casualmente, due giorni prima (data che, secondo il Medico Legale, poteva coincidere con la morte della ragazza) si era presentata alla Stazione di Polizia, una signora di mezz’ età per denunciare che al piano superiore della sua abitazione, aveva udito, in orario non sospetto, urla femminili e rumori assordanti. Pur essendo i due eventi del tutto scollegati, Grintolin mise in moto il suo connaturato, aggressivo, istinto investigativo e pretese che la signora osservasse, attraverso lo specchio spia, sia i due indagati che i quattro scopritori. A quel punto, con grande stupore, la signora riconobbe in Ettore, l’inquilino del piano di sopra.

Adesso, a Carla…         

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

4 pensieri riguardo “La storia di Vanna e Carla continua……”

  1. La reprimenda del primario per i jeans attillati mi ricorda tanto quello che ho dovuto subire per le mie “minigonne” o presunte tali… Insomma, il povero Ettore… Che ha combinato? Bisogna indagare!!! Forza ragazze!!

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