Fette di nostalgia

Nostalgia a fette – di Stefania Bonanni

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Mi si è rovesciata addosso una nostalgia così spessa che  avrei potuto farne delle fette e riempire dispense. Non era solo pensiero, era proprio materia nello stesso tempo dolce e unta, mi ha sommerso e ricoperto. Deve sentirsi così un’acciuga sott’olio, che conserva il senso di se’, anche a prezzo di aver cambiato liquido. È stata una vecchia foto arrivata sul telefono in seguito ad un giro inatteso, una foto che non conoscevo che lo ritrae giovane, in primo piano, tra i suoi amici, con l’espressione strafottente di giovane uomo bellissimo e consapevole, che ha avuto sempre, o quasi sempre. L’uomo più bello che abbia visto. Innamorato di me. Diceva che quando ridevo cambiava il suo mondo. Nessuno ti ama più in modo così totale, nella vita. Poi si rimane lì,  Comunque pieni, ma svuotati, ad aspettare un ricordo, a bere parole preziose,  quando capita che qualcuno ancora racconti pezzi di vita di un tempo, e lo ricordi. In pescaia, in fondo, con i piedi nell’acqua, la canna da pesca retta con la mano destra e protesa sull’acqua. Da lontano, si vedeva anche dalla strada della Nave a Rovezzano, sembrava una sentinella. Credo si potrebbero contare sulle dita, i giorni in cui non è andato all’Arno. Aveva la pelle scura dei renaioli, con il colore che regala il sole sull’ Arno, che ci tenevano a far sapere non fosse banale abbronzatura di mare. Era piuttosto appartenere a quel pezzo di mondo, avere addosso quell’odore di muschio secco, aver consumato quelle pietre che sono diventate lisce come fossero ricoperte di seta. Sono stata seduta li’, di recente, e lo ritrovo intatto, negli occhi e nel pensiero. Poi, di notte, conto quanti anni sono. Tantissimi, la metà dei miei. E nasce la nostalgia.  Che non è tristezza e neanche rimpianto. Piuttosto consapevolezza di aver avuto tanto, di aver avuto amore eterno, che gli anni non basteranno a dimenticare, e voglia e bisogno fisico di una mano sulle spalle. Allora , nel silenzio, ti penso, ti chiamo perché ho bisogno, e a volte ti sento. Ho bisogno di silenzio, e spero di sognarti.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

8 pensieri riguardo “Fette di nostalgia”

  1. ” spero di sognarti” un desiderio che ci accomuna, nell’ aver avuto accanto ” l’uomo più bello del mondo” che non è lo stesso…ma ci ha dato un amore eterno….ciaoStefy

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  2. La nostalgia si attacca ed anch’io mi sono ricordata di te quando eri una giovane ragazza di tutta la tua bella famiglia compresa la nonna Marianna. Dolci tempi.

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  3. Che bella immagine la nostalgia “a fette” e che bello quest’amore che ti riaggredisce da una foto!Immagini struggenti meravigliosamente descritte!!😀😀😀🥰🥰

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  4. Lacosapiù bella del mondo sapere di essere stati amati da qualcuno che per noi è stato importante. E qui si percepisce benissimo. ❤❣💓

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  5. Cara Stefania, condivido le tue parole. So cosa vogliono dire, dolcissime e struggenti. Abbiamo avuto la fortuna di vivere un’esperienza unica ed irripetibile. Grazie.

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