La pianta fotografa

La pianta fotografa – di Stefania Bonanni

Foto di Mabel Amber da Pixabay

Vive davanti alla finestra della mia cucina, perlomeno da quando abito qui. L’ho vista crescere, e cambiare,  E anche lei avrà visto gli anni passare su di me, scanditi dalla crescita di figli che un tempo mangiavano nel seggiolone, guardando i merli nel giardino di fronte. Avesse potuto fotografarci, sarebbero state immagini preziose, replicate per fortuna da nipotini che hanno mangiato e mangeranno davanti  agli stessi vetri.

E lei sempre lì,  un po’ nascosta, modesta, invisibile tra rose sfacciate e limoni carichi d’oro.

Dico “lei “, non “lui”, perché mi piace sia una pianta, che non vuol diventare un albero. Una pianta che e’ femmina,  femmina che cambia, come cambia la natura,  come cambiano le donne,  che fioriscono di frutti e si colorano anche quando sono consapevoli di vivere momenti passeggeri di colori altrui, di foglie che voleranno via, e non si sa quanto lontano.

Non è servito, per farsi guardare, vestirsi in maschera, reggere sui rami sacchetti di coriandoli pronti per essere rovesciati su testoline curiose,  sarebbe bastata una ventatina.

Non è servito sembrare un albero della cuccagna, con i rami carichi di lucide caramelle di frutta rosse, gialle,  verdi. Non si sono fermati fotografi, non hanno indugiato occhi stupiti.

Non l’ho davvero vista io . Guardata si, ma non vista davvero. Fino ad ieri. Ieri l’ho “sentita”, direi sentita soffrire. Ho guardato bene ed ho colto  il momento magico ed irripetibile,  perlomeno per questa stagione della nostra vita, nel quale le era rimasta una sola, tremolante,  fogliolina, sul ramo più alto e più  esposto al vento. Era tutta tesa la madre, con rami come mani nervose che, rivolte al cielo, se avessero potuto si sarebbero strette a protezione,  ed invece riuscivano solo a salutare, e a pregare. Perché  la vita va, e cambiano le stagioni, e poi cambieranno ancora. Ma io guarderò meglio, e penserò a quell’ultima fogliolina, tremolante tra bisogno d’andare e futuro incerto.

Poi, stamani, mi ha svegliato il rumore della pioggia.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

3 pensieri riguardo “La pianta fotografa”

  1. Bella l’immagine della pianta femmina che cambia come cambiano le donne…quante volte si cambia? Cambiare per migliorare…

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  2. Hai colto l’essenza di quell’essere vivente che hai chiamato pianta… Lo hai sentito dentro di te, entrandoci in sintonia, e ci hai regalato una piccola commovente profonda pagina memorabile… Da stampare e tenere a portata di lettura!

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