Foto di Tina

Il nonno che non ho mai conosciuto – di Tina Conti

La giornata era di quelle a perdigiorno.

Qualche volta me la concedo, sul fuoco una pentola di minestrone, una giratina nell’orto, un cestino di misticanza. Con le forbici un mazzetto di erbe e fiori

Il letto  lo rifarò dopo.c’è un raggio di sole ,mi siedo sulla soglia della porta di casa.

Scappano veloci le due capinere, becchettavano il resto dei semi avanzati dalle recenti piantagioni che   spuntano  dal paniere  poggiato vicino. I miei figli mi hanno organizzato una festa questa estate.

Per i miei quaranta ne feci una a Tosina, tanti anni fa. Non mi aspettavo questa sorpresa, mi sono incuriosita, ho cominciato a frugare  fra le vecchie foto: raccolte di viaggi, feste di compleanni, lauree, pranzi all’aperto, della festa a Tosina niente.

Ma quante emozioni si sono rimescolate nella mia testa senza accorgermene il brodo si è tutto consumato e dovevo correre a scuola a recuperare  Bruno.

Il mucchietto di foto che avevo messo da una parte me lo sono riguardato per giorni.

Poi è rimasta una foto, che mi sono portata in giro per la casa, la nonna Cesarina e il marito.

Alla nonna somiglio un sacco, stessa testa, occhi chiari…

Ma quel nonno a chi somiglia?

Ho guardato la foto del clan al completo, guarda e riguarda forse qualche tratto lo vedo nella sorella della mamma.

Questo nonno, forse, somigliava al fratello?

Viso sereno, mascella pronunciata. fermacravatta in oro.

Quanta mancanza ho sentito, nella vita della mamma per quel padre, che i postumi di ferite di guerra hanno portato via precocemente.

Raccontava di corse dalla campagna alla ricerca del medico che non poteva più fare niente per quelle polmoniti.

Ho provato a immaginare il momento, la vita, i sogni di quel nonno che non ho mai conosciuto.

foto di Tina Conti

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

9 pensieri riguardo “Foto di Tina”

  1. Tocchi tutto con delicatezza …hai sempre un fiore in mano, un’ erbetta profumata…anche quando ti appare un tassello che manca completi il puzzle…con garbo..con il sorriso…

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  2. Lo sguardo si posa leggero su ogni cosa. Ci porti lì con te, seduti sul gradino, il giardino orto davanti, vivo e luminoso, il brodo sul fuoco, il letto da rifare, il mucchietto delle foto lo sfogliamo insieme a te… Intimità, confidenza, fiducia in noi… Grazie

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  3. Oh Tina, che incanto! È come se tu avessi raccontato il mio di nonno mai conosciuto ma così presente nel vissuto di mia madre e nella corsa disperata per le vie di Palermo alla ricerca di un medico per salvarlo dalla polmonite! Era stato in trincea al Nord e nel suo diario racconta i vari ricoveri in ospedali militari in Veneto e Lombardia!

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  4. I polmoni: così fondamentali, così delicati. Colpiti da malattie tremende in ogni epoca: tubercolosi, enfisemi, asme…..polmoniti…..i polmoni senza i quali non si vive, che ci fanno respirare, parlare….che hanno bisogno di ossigeno, di aria ….di alberi che purificano …..che restano “senza fiato” per una meraviglia, per una paura, che alla fine “esalano l’ultimo respiro”……così delicati…attaccabili…..vicini al cuore, collegati strettamente. Ancora così difficili da soccorrere……..nel tempo della nostra conoscenza di oggi, che riteniamo infinita

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  5. Delicati ricordi che tornano a riaffacciarsi riportandoci indietro. Una giornata semplice piena di profumi ma intensa simile per molti di noi.

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