Foto di Cecilia

La mia foto – di Cecilia Trinci

Sembra una tenda di foglie su una finestra immaginaria e dietro, in secondo piano, si vedono altre foglie, ma verdi, perché mi piace guardare il passaggio del tempo. Strati diversi, in sequenza, di foglie che hanno età diverse, alcune fresche, ancora vive e altre più anziane, già arrugginite. E altre sono in terra, non ancora morte, ma diciamo pure esaurite, stanche, alla fine del loro percorso magico. Si vedono anche case, perché ci tengo a raccontare che non sono andata lontano, non c’è bisogno di scappare altrove, ma l’altrove è dove si sta bene, dove si cambia aria, dove le scarpe cantano nei passi leggeri, l’altrove è dietro casa, che vogliamo proteggere senza abbandonare. Nella foto ci sono anche i recinti, le ringhiere di ferro che contengono senza imprigionare, protettive, più che autoritarie.

E poi racconto la forma, quelle foglie dentellate che assomigliano a mani. Mani che accarezzano, che si muovono, che costruiscono storie e immagini appese ai rami, che volano e si lasciano cadere giù, in un volo leggero, allegro anche se l’ultimo. La forma delle foglie secche che ancora non si sbriciolano, ma si impennano nella secchezza delle fibre, si impuntano prima di morire e si raccontano, come rivivendo in un attimo solo, come si dice, tutta la vita passata, nell’ultimo istante.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

9 pensieri riguardo “Foto di Cecilia”

  2. Le fasi della vita, bella fino all’ultimo, per chi sa apprezzarla. Stupendi richiami:”Le scarpe cantano nei passi leggeri”,e ancora :”Ringhiere protettive”. La più bella raffigurazione, per me:”Storie e immagini appese ai rami, così come:”Anche le nostre cetre erano appese…”in quel frangente purtroppo per gli orrori della guerra.

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  4. La storia della vita raccontata guardando le foglie la fa sembrare cosi chiara e naturale che non occorre scappare altrove … la vita è dove si sta bene!
    Grazie

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  5. La ruggine non uccide, indurisce, rallenta, ti da però il tempo di vedere meglio, ti da occhi più attenti, più amorosi, occhi per vedere cose vicine, che forse prima non avresti mai guardato….la vita : foglie….

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  6. Che pezzo stupendo.L’ho letto più volte senza stancarmi ..e la foto..una finestra sull’eterno che ci trapassa il cuore.Sei troppo avara ,ce ne dovresti fare di più di questi doni..👀👀👍💪

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  8. Una Tenda di foglie come sipario, la scena è ben delimitata sullo sfondo, non una prigione bensì un palcoscenico, sul quale le foglie si raccontano, personaggi unici e rari, che hanno trovato il loro autore.

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