Vita al tramonto – di Patrizia Fusi
Di fronte a me ci sono diversi alberi di vari colori, che formano una bella tavolozza dal giallo chiaro al verde al marrone al rosso intenso.
Le foglie rosse sembrano delle fiammelle capovolte, i rami più alti iniziano ad essere spogli e svettano verso il celo come mani giunte in preghiera, sotto si sta formando un soffice tappeto colorato.
Un albero completamente spoglio lascia vedere un nido di uccelli vuoto, ricordo di vita passata e volata via.
Sento dentro di me il peso del momento che sto vivendo, guardo il cielo sperando di vedere un po’ d’azzurro. Guardare il cielo a volte mi apre il cuore e mi sento più leggera, ma oggi non è così, il cielo è grigio, è come mi sento io.
Mi viene incontro un uomo vecchio come sono io, è un volontario di una misericordia, vestito di arancione, bello lui e quello che rappresenta, l’ho sempre saputo, ma ora ancora di più apprezzo quello che fanno queste persone, donano il loro tempo, è un grande regalo che fanno a tutti noi.
La malinconia è dentro di me, sento la mia vita al tramonto, vedo la vita trascorsa, la vedo mentre passo per la strada dove ho trascorso l’infanzia.
Il piccolo querciolo lungo la strada per andare a scuola ora è diventata una giovane quercia, un ramo si è piegato sopra la strada andandosi a incontrare con l’ulivo del lato opposto, incorniciando la visuale sul monte di Fonte Santa, si vede bene la chiesa di Montisoni, come in un grasso cannocchiale.
Nella casa dove sono nata, e in tanti punti della campagna e dei luoghi che mi circondano, ricordo sprazzi di vita vissuta in quei luoghi, cose, persone che non ci sono più.
E come se mi passasse la vita davanti agli occhi con sentimenti, amicizie sofferenze, paure, disagi, diversità, odori, paure.
MATITAECIELO 
Vedere “come in un grasso cannocchiale”…….bellissima immagine e tenerissima pagina. Un abbraccio Patrizia
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Quante immagini particolari cara Patrizia! E quanti sentimenti! Dentro di te però non è affatto tutto grigio e nemmeno malinconico. C’è tanta gratitudine nel tuo cuore. Ricomincia da lì, dal lasciarti dilatare e riempire dalla gratitudine quando guardi il cielo. Vedrai, ti porterà molto lontano e tutto ciò che hai descritto sarà ancora più bello e appagante… E poi raccontaci… Un abbraccio
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“Un ramo si è piegato” sotto il peso della vita…Non secco, non morto, vivo a suo modo…tu è la tua tristezza, qualcosa di diverso, che ci unisce un pò di più….ciao nostra Patmora
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Profondo e struggente, eppure lieve
Mi ha dato una grande emozione leggere queste righe. Mi sembrava di essere dietro a una tenda mentre sbirciavo dentro i tuoi pensieri.
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Che belle descrizioni di colori natura sentimenti.Al di là delle apparenze è un canto alla vita.😀😍👀💪
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Brava, riesci a disegnare bene la natura ed i sentimenti e ci trasporti dentro. Mi sembra di essere con te in questa tua malinconia, e come ha detto la Rossella il ramo è piegato ma c’è e vive in maniera diversa il proprio esserci ed è bello ugualmente.
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Il tramonto non è la fine se seguito dalla speranza dell’alba del domani.GRazie di queste belle e sentite parole
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Direi triste ma commovente il tuo scritto, pieno di sentimenti e non noioso ma reale . Con poche e semplici parole sei riuscita ad esprimere quello che hai dentro di te . Sei stata brava
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Brava Patrizia a tratteggiare con immagini vivide e piene di sentimento i colori dell’autunno e a regalarci frammenti di vita vissuta . Condivido Anna pensiamo il più possibile alle albe che vengono dopo i tramonti .Avanti con brio..almeno il più possibile!
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