Sapori a colori – di Nadia Peruzzi
Foto di Дарья Яковлева da Pixabay
Chi se li scorda più i sapori e i colori dei dolci di quando eravamo piccoli!
Non c’era moltissimo in verità ma per allora era tantissimo e dopo aver letto Pinocchio ogni volta era un trovarsi nel magico Mondo dei balocchi in sua compagnia. Un po’ Lucignolo anche noi, insomma!
Quello che si trovava sapeva di buono, parlava al palato e molto anche agli occhi.
Nemmeno erano dolci. Erano dolciumi, allora!
Nel nome portavano il profumo, il gusto e la magia di quello che ti aspettavi di provare assaporandoli.
Dolciumi, che bel termine! C’è un suono in quel suo allungo, che nel pronunciarlo ancora, oggi, sa di bontà fanciulla. Di sorrisi, di sguardi accesi, di brame che si soddisfacevano con poco.
I “duri di menta” che nemmeno erano solo e semplicemente di menta ma di aromi e sapori diversi, conquistavano per i loro colori e le loro forme e per il fatto che compravi pura emozione.
Li andavi a cercare accanto alle strisce di liquirizia che occhieggiavano con la loro pallina colorata al centro, e ai lecca lecca trasparenti .
Esitavi un po’ poi, ovvio, puntavi diritto a quello fatto a bastoncino, il più lungo di tutti !
Un soldino valeva un oggetto di puro piacere e se a bastoncino lo potevi far durare un tempo infinito.
Dita appiccicose, bavette che colavano dappertutto, mamme e nonne che brontolavano regolarmente quando ti pulivi le mani sul davanti dei vestiti che indossavi.
Con quelli a colori più sgargianti o a righe bianche e rosse, ci facevi pure una gara con gli altri bambini. Fiorivano linguacce colorate per trovare quella più bella . Ai coloranti allora non faceva caso nessuno. E non c’è da sperare che fossero tutti naturali, anzi e purtroppo c’è da dire oggi!
Il massimo del godimento stava tuttavia in una macchinetta che aveva del magico .
Il distributore di chewing gum. Già il fascino di una parola in una lingua straniera che nemmeno sapevamo pronunciare era una attrattiva in un tempo nel quale di termini inglesi nella lingua comune non se ne sentivano proprio.
Il bello stava in quelle palline multicolori che erano li in bella mostra all’altezza dei nostri occhi. Un invito a cui non si poteva resistere.
Non dovevi nemmeno entrare nei negozi. Spesso erano all’esterno. Il Bruzzichelli il negozio con di tutto un po’, mi pare ne avesse uno messo in bella vista vicino alla fermata dell’autobus, che arrivava proprio sulla piazza e quasi davanti alla chiesa.
Ci voleva il permesso, allora, per andare a prenderli . Il primo soldino infilato in quella feritoia a ripensarci oggi ci vide pure un po’ titubanti.
Stavamo li con i nostri vestitini a fiori, i sandali con gli occhielli, e i calzini bianchi con le gale e i ricamini al bordo, a domandarci se avrebbe funzionato o ci avrebbe catturato il soldino da cui ci aspettavamo magia.
Con il palmo della mano stretto a pugno arrivavamo davanti al distributore, che stava lì con le sue gambe lunghe, di metallo, spesso instabili. Eravamo poco più alti del livello delle palline che sembravano aspettare solo noi.
Una volta infilato il soldino nella feritoia e girata la leva verso destra, tutto si metteva in funzione come se fosse sotto effetto di un piccolo terremoto.
Il distributore era tutto un rumore di ingranaggi . Lo scontro delle palline le une contro le altre lo vedevi in diretta mentre ti immaginavi quella che per trovare la strada verso l’uscita faceva a gomitate per farsi avanti.
Arrivato il toc, sapevi che alzando lo sportellino di metallo si sarebbe materializzata la sorpresa. L’acquolina in bocca era già arrivata da prima . C’era solo da scoprire se il colore era proprio quello che ci si aspettava.
Rosso. Via, era proprio quello.
Altre volte era il rosa o il verde a renderti felice.
Poteva capitare che se il bambino dopo di te trovava una pallina blu o celeste, sentissi un pizzico di disappunto, un sentimento che nemmeno sapevi cosa fosse. Lo provavi e basta.
Durava poco per fortuna. Stavi già masticando la tua pallina gialla e il blu lo avevi rimandato col pensiero al prossimo soldino che la nonna ti avrebbe permesso di spendere in chewing gum!