Le aquile nel blu

Sogno – di Mimma Caravaggi

Mentre scendevo con Alberto in paese per fare la spesa ci siamo dovuti fermare ad un semaforo e in attesa del verde ho alzato gli occhi in alto dove ho visto un piccione grasottello appollaiato sul filo elettrico, solo soletto e mi sono chiesta a cosa starà pensando? Allo stesso tempo mi sarebbe tanto piaciuto essere al suo posto e dare un’occhiata in giro dall’alto. Che bello sarebbe stato. Che sensazione di libertà da pensieri e libera di volare, volteggiare in lungo, in alto, in largo e poi riappollaiarsi su un filo a riprendere fiato.Nella mia prossima vita (pur non credendoci) vorrei nascere uccello : una bellissima aquila reale. Maestosa, silenziosa, leggera, a scrutare prede per nutrirsi e buttarsi silenziosamente in picchiata per accaparrare il pasto, per se e per i piccoli in attesa nel nido, e tornare a librarsi con tutta la sua potenza e bellezza per ripotare il pasto al nido per poi , seppur con malinconia, lasciarlo nuovamente per procurarsi altro cibo magari allontanandosi un pò di più volteggiando ancora più in alto e in tondo fino a scorgere un ‘altra piccola preda ignara di ciò che le accadrà a breve. Il semaforo diventa verde e noi ripartiamo per la nostra meta che è quella, guarda caso, di procurare cibo per il nostro sostentamento. Nel frattempo ho fatto un piccolo sogno che mi ha portata in alto a librarmi in aria volteggiano felice di quella libertà faticosa ma immensa splendida e beata e che penso varrebbe la pena vivere, Invece ti ritrovi sulla terra, a terra con tutti i tuoi pensieri, le tue paure, le tue angosce ad ammirare silenziosamente le belle cose che ci offre madre natura ma dal basso , molto basso, troppo in basso!