Questa prigione stretta

Prigionia – di Sandra Conticini

Non volevo entrare  in questa prigione… Mi sono ribellata fino all’ultimo… Per una  che non riesciva a stare in casa, trovava  tutti gli impegni  per uscire e stare insieme alle persone, è stata dura adeguarsi a questa realtà. Fino all’ultimo sono andata a passeggiare da sola, ma poi ho dovuto cedere, non ero in pace con me stessa. Mi sentivo osservata, provavo un senso di vergogna e di responsabilità verso gli altri.

Ho iniziato, anche se la voglia non era molta, con la pulizia della casa. Quando ho finito mi sono inventata un po’ di giardinaggio, ma non ho il pollice verde, chissà che non migliori! Con il passare dei giorni mi sono venute altre idee,  qualche telefonata, un po’ di lettura, qualche ricetta che volevo provare da tempo, un p’ di movimento, qualche lavoretto manuale. Le giornate sono passate svelte e spesso alla sera non ero riuscita a fare tutto quello che avevo in testa.

In queste settimane di clausura ho riscoperto che, quando si sta bene con noi stessi, possiamo essere in qualunque posto e, anche se la vita continuamente si diverte a metterci davanti a prove e difficoltà ci accorgiamo che, una volta superate siamo più forti e migliori.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

3 pensieri riguardo “Questa prigione stretta”

  1. Ecco, trovare il modo per stare bene con se stessi, una ricetta semplice e complicata al tempo stesso…chi ci riesce è bravo,come te….a presto Sandra

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  2. grazie Rissella non sono brava, sono una persona che cerca di accontentarsi di quello che ha. Per me questa è la ricetta giusta. A presto Sandra

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